Dopo due anni di assenza forzata, è tornato uno degli eventi musicali cult del milanese, il Rugby Sound Festival che ha calato subito l’asso con la Deejay Time facendo ballare migliaia di giovani (e non solo)
Finally, il Rugby Sound Festival! L’evento storico della periferia nel milanese e più precisamente al Castello Visconti di Legnano, è tornato dopo due anni di stop forzato e non ha deluso le aspettative sparando subito un enorme botto estivo, il Deejay Time.
Sabato 2 luglio, infatti, il caldo, le zanzare, le code per accaparrarsi una birra, non hanno fermato migliaia di giovani e meno giovani, assetati di voglia di ballare e divertirsi “senza pensieri”. Il Deejay Time è stato il solito successo di pubblico, di sound, emozioni, e per oltre due ore ha regalato successi che hanno abbracciato mille generazioni diverse. Dalle mamme ai papà cinquantenni fino ai figli dei figli che quella musica stanno imparando a conoscerla, ancora una volta sono state riunite persone di ogni genere e con gusti musicali anche estremamente diversi ma fermamente d’accordo nell’amare e saltare al ritmo di “Blue Da ba Dee” & co (giusto per citarne una).
Deejay Time, la tappa milanese dell’AdvenTour
Albertino, Prezioso, Fargetta e Molella, in questo rigoroso ordine, hanno abbassato le luci intorno alle ore 22 e dato il là ad uno spettacolo che non smette mai di stancare. Oltre due ore di sound, con i maghi della consolle che quel vizio di mixare alla grande sembrano non perdermelo mai; intorno occhi chiusi ed un ritmo di migliaia di fans che sembravano quasi non aspettare altro. Le hit più in voga degli anni novanta non solo hanno “sbloccato ricordi” a go go con chiari rimandi tra la folla di giovani (e meno giovani) che chiudendo gli occhi si sono trovati di fronte le immagini di discoteche gremite e di stereo a palla in auto, ma hanno persino lasciato il posto a qualche pezzo del momento trovando uguale conforto: la legge universale della musica anche questa volta ha unito tutti. E così fra un “Su le mani”, un “Jump Jump” ed un “Illumina” rigorosamente citato da Albertino, ci si è tornati a godere una sera estiva come, forse, non succedeva da un po’. Ma non solo, non ci si è nemmeno dimenticati di commuoversi soprattutto quando Molella ha dedicato un pezzo a Gigi D’Agostino, “Con il Nastro Rosa” da loro remixata un paio di decessi fa. Il noto performer è alle prese con una grave malattia rivelata ai suoi ammiratori tramite social già a fine 2021 e sta lottando con tutte le sue forze per sconfiggere quel male che lo sta logorando di dolore. Tra palloncini, stelle filanti e gli ultimi balli ci si è poi avviati alla chiusura, con il deejay time che ha lasciato spazio al resto della festa del Rugby Sound fatta ancora di musica e buon cibo e cocktail.
Il ritorno del Rugby Sound Festival
Il Deejay Time era solo il terzo appuntamento di questa edizione del Rugby Sound Festival, si proseguirà fino al 10 luglio quando gli onori di chiudere la kermesse spetteranno a Fabri Fibra. Nel mezzo Irama, Litfiba, Subsonica, la Zarro Night con special guest il Pagante, il trio Rhove – Shiva – Paky, solo per citarne alcuni, il tutto inserito in un contesto di massima aggregazione.
Dopo due anni di assenza forzata, il Rugby Sound Festival è tornato in grande stile e rimane uno degli eventi più importanti d’Italia. Da 20 anni, infatti, richiama sotto il palco gli appassionati di musica italiana ed internazionale nella splendida cornice dell’Isola del Castello di Legnano. Uno spettacolo imperdibile di 10 giorni fatto di concerti, street food, birra, cocktail, eventi sportivi e molto molto altro, emozioni a valanga sempre incluse nel prezzo.