Un’alga gigante nei pressi dell’Antartico è stata avvistata dallo spazio nei giorni scorsi: precisamente da un satellite a 650 km di altezza utilizzato da un team di ricercatori australiani che stavano monitorando il nostro pianeta. L’enorme alga verde galleggia nei pressi del continente antartico e ha una dimensione 200 km di larghezza e 100 di lunghezza.
Quello che potrebbe sembrare un enorme mostro con un pesante impatto negativo sull’ecosistema, è in realtà un fenomeno che potrebbe avere solo riscontri positivi. L’alga è infatti composta da krill e plancton, di cui si cibano molte creature marine: potrebbe quindi favorire l’incremento dell’attività animale della zona, attirando i pesci che si nutrono di questi microorganismi, e di conseguenza foche, pinguini e balene che si cibano di questi pesci.
Mark Curran, uno dei ricercatori australiani, spiega che questi organismi unicellulari proliferano con l’abbondanza di ferro: negli ultimi giorni forti venti devono aver spazzato la neve via dalle coste antartiche e gettata in mare. E si sa che la neve da quelle parti contiene piccole quantità di ferro. In una regione oceanica dove il ferro non è molto abbondante, quando la sua percentuale aumenta agisce come nutriente per lo sviluppo dell’alga.
Sembra che l’alga stia galleggiando da quelle parti da almeno venti giorni, ed è stata rilevata solo la scorsa domenica. Durerà ben poco, comunque, perché finirà per disperdersi ed essere divorata da tutti i predatori della zona. Quello che resterà affonderà nei fondali oceanici. I ricercatori sperano solo di poterne prelevare un campione per studiare il fenomeno prima che ciò accada: la nave Aurora Australis è già partita alla volta dell’alga gigante.