Una preziosa scoperta è stata rinvenuta in uno scavo archeologico della capitale. Un reperto prezioso rimasto sepolto per secoli e che ha stupito tutti per la sua importanza.
Sappiamo benissimo che Roma può riservare sorprese improvvise, ritrovamenti archeologici sorprendenti, proprio come testimonia una delle ultime scoperte.
Gli scavi dei lavori per il prolungamento della metropolitana della linea C di Roma, presso la stazione di Porta Metronia, hanno fatto riemergere un pezzo di vetro dorato che raffigura una Dea.
Parliamo di un pezzo unico e raro, che ha stupito anche i più grandi archeologi.
Come sappiamo Roma ci regala spesso queste sorprese, e questa è davvero straordinaria.
Una preziosa scoperta
I lavori e i cantieri della capitale sono appunto spesso accompagnati da ritrovamenti archeologici, ma questo pezzo di vetro ha una particolare importanza.
Questo raro tesoro, è stato datato intorno al IV secolo dopo Cristo, ed è rimasto segreto per tutti questi anni; quello che più ci lascia stupiti è anche ciò che è raffigurato su di esso.
Parliamo della Dea Roma, un simbolo della città e personificazione della stessa, individuabile da alcuni particolari come la lancia, lo scudo e il fiero profilo.
Simbolo della città romana, questa divinità, era già presente nel III sec. a.C. sulle monete, a rappresentazione dello Stato Romano.
La possiamo ritrovare anche in alcuni importanti e famosissimi monumenti di Roma, come l’Ara Pacis Augustae. Qui, appunto, l’iconografia le conferisce lo scudo, l’elmo e la lancia.
Probabilmente questo prezioso pezzo d’orato di vetro, faceva parte di un oggetto frequentemente usato nell’Antica Roma, un oggetto sicuramente più grande, come una coppa.
Poteva essere un oggetto utilizzato nel quotidiano (contenente un qualcosa), ma anche impiegato come dono o come soprammobile; questo è un dubbio che ancora oggi hanno gli archeologi.
La particolarità dell’oggetto, non è solamente la raffigurazione della Dea Roma, ma anche del vetro utilizzato, in oro. E questa è una vera rarità.
L’artista ha rappresentato la dea in maniera impeccabile, con tratti precisi e fini.
La Dea Roma
Un altro dubbio che assale gli archeologi, è che probabilmente l’oggetto raffigurante la Dea Roma, non appartenesse al luogo dove è stato ritrovato, una caserma che fu abbandonata intorno alla metà del III secolo, e che fu poi demolita e interrata. La caserma inoltre, è di età adrianea, e la data quindi non coinciderebbe.
Gli archeologi sostengono però, che l’oggetto contenente il prezioso vetro si sia rotto e, visto il prezioso oro utilizzato, il proprietario non si sentì di buttarlo e così, ritagliò l’oggetto per conservarlo, magari come soprammobile o appeso su una parete.
Questa splendida scoperta archeologica verrà, probabilmente, esposta nel museo-stazione di Porta Metronia, che dovrebbe essere realizzata prossimamente, così ogni cittadino e turista potrà ammirare questo oggetto unico nel suo genere.
Ricordiamo che Porta Metronia è stata un importante accesso alla città di Roma durante la sua epoca imperiale e ha continuato a svolgere questa funzione fino al Medioevo. Oggi, è un punto di interesse turistico e un segno di come la storia di Roma sia ancora presente nella città, un importante esempio dell’architettura romana e della sua storia.
L’apertura della stazione metropolitana di Porta Metronia è fissata nel 2024, insieme all’apertura della stazione Metro C Colosseo.
L’idea è quella di creare una stazione-museo della metro, dove sarà possibile esporre tutti i ritrovamenti archeologici avvenuti durante la sua costruzione. Una stazione della metropolitana unica al mondo, dove la cultura potrà accompagnare i romani e i turisti.
La città di Roma regala sempre preziose sorprese e, sicuramente, continuerà a farlo. Ci sono tesori inestimabili che attendono ancora di essere scoperti e ammirati da tutti i milioni di turisti che ogni giorno la visitano.