Courmayer: ecco la meta perfetta per una vacanza in bicicletta. Ecco cosa fare in mezzo alla natura incontaminata.
Per chi ama le attività all’aperto, la Val d’Aosta rappresenta un vero e proprio angolo di paradiso. Un luogo da fiaba soprattutto per chi ama portarsi dietro la propria bicicletta per una vacanza in grado di tonificare il fisico appesantito dalle troppe ore trascorse su una sedia, nel corso della propria attività lavorativa.
Un paradiso rappresentato in particolare dal comprensorio Courmayer Mount Blanc, posizionato a circa trenta minuti d’auto da Aosta e due e mezzo da Milano, non a caso ormai da anni tra le mete preferite da questo particolare tipo di turismo.
Una vacanza in bicicletta nella natura incontaminata di Courmayer
Bici classica, mountain bike o e-bike a pedalata assistita? Se un tempo gli appassionati dovevano accontentarsi della prima, nel corso degli ultimi decenni si sono avvicendate sul mercato modelli di due ruote sempre più tecnologici, trovando grande accoglienza presso una platea attenta a tutto ciò che si muove in un settore che nel nostro Paese continua a macinare numeri di grande rilievo.
Per tutti gli appassionati, comunque, Courmayer rappresenta una meta quasi obbligata, se si intende fare una vera vacanza in bicicletta. Il suo comprensorio, infatti, ha saputo intercettare alla perfezione le esigenze di questa particolare platea, dando luogo ad una proposta strutturata per un’accoglienza a misura di biker. Resa tale dalla capillare presenza di colonnine di ricarica per le bici elettriche, miniofficine fai da te e servizi ad hoc per le riparazioni. Chi arriva a Courmayer, quindi, sa già in partenza di poter trovare la risposta ad ogni possibile problematica.
I principali percorsi valdostani
Naturalmente, la stessa attenzione per i servizi si è riversata nella proposta di percorsi adatti a qualsiasi genere di richiesta. Tra di essi, nella zona di Courmayer, spiccano in particolare i seguenti:
- l’anello che conduce al Rifugio Elena, grazie al quale è possibile ammirare tutta la vallata, a partire dal Monte Bianco e dal Dente del Gigante. Nel corso della giornata necessaria al suo espletamento i ciclisti devono far fronte a 2200 metri di dislivello e 40 chilometri di cammino, ad andatura più o meno sostenuta;
- il Tour dei Rifugi, suddiviso in 120 chilometri e 3mila metri di dislivello, da effettuare in tre giorni. Durante il suo svolgimento vengono toccati sei rifugi, Elisabetta, Maison Vieille, Monte Bianco, Elena, Bonatti e Bertone;
- l’ascesa al colle San Carlo, che avviene su strada vera e propria, resa possibile dal perfetto stato del fondo. Il percorso si dipana lungo 30 chilometri circa, con 1400 metri di dislivello, adatti soltanto ai biker più preparati, quelli in grado di affrontare pendenze medie del 10% con picchi tra il 17 e il 18%.