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Sono tante le cose da non fare in Giappone, una terra ricca di tradizioni e usanze antichissime, che ancora oggi regnano sovrane, nonostante le nuove generazioni tentino di ribellarsi a questo sistema di regole millenario, estremamente rigido. Ricordatevi che alla base della cultura giapponese vi sono due principi: il rispetto degli altri e dell’ambiente, e la riservatezza, pertanto, evitate gesti eclatanti, comportamenti che possano risultare volgari e tenete sempre a bada il volume della vostra voce e del vostro cellulare. Assunte queste prime regole, possiamo addentrarci meglio nel cuore degli usi e costumi del lontanissimo Giappone.
1- Innanzitutto, come appena accennato, in Giappone ricordatevi di non parlare mai ad alta voce, soprattutto sui mezzi di trasporto pubblici. A Tokyo, ad esempio, durante il giorno gli autobus, le metro e i treni sono affollatissimi, se tutti parlassero con tono sostenuto contemporaneamente, si rischierebbe di scendere con un terribile mal di testa. Quindi evitate, nel limite del possibile, di rispondere al cellulare e soprattutto ricordatevi di metterlo in modalità silenzioso!
2 – Non soffiatevi il naso in pubblico: per i giapponesi è un brutto gesto da non fare assolutamente in mezzo alla gente. Loro sono abituati a tirare su con il naso e quando hanno un forte raffreddore, indossano le classiche mascherine bianche, per non infettare gli altri, ma anche per evitare che si vedano spiacevoli perdite dal naso…
3 – È vietato fumare mentre camminate per la strada: in Giappone ci sono delle aree riservate ai fumatori, all’esterno delle stazioni e in prossimità dei parchi. Sono ovviamente munite di posaceneri e spesso hanno anche una tettoia di copertura.
4 – Non buttate mai spazzatura o mozziconi di sigarette per terra. Anche se questa dovrebbe essere una buona norma civile rispettata da ogni parte, in Giappone è come un comandamento. A Tokyo, vedrete coi vostri occhi, quanto tutto sia pulito e ordinato: strade, treni, bagni pubblici, bar e negozi.
5 – Ricordatevi che è maleducazione mangiare e bere per la strada e in treno. Da noi è del tutto normale gustarsi un gelato passeggiando per le vie del centro, oppure bere una bibita o della semplice acqua su un mezzo pubblico. Se doveste farlo in Giappone tutti vi guarderebbero male!
6 – Fate attenzione agli orari. Se avete preso un appuntamento (non solo di lavoro), fate in modo di non arrivare mai in ritardo, nemmeno dei canonici cinque minuti. Le banali scuse del traffico, qui, non sono bene accette!
7 – Se avete intenzione di fare visita ad una persona, ricordatevi di avvertirla almeno con due giorni di anticipo. Non presentatevi mai a sorpresa!
8 – Quando vi recate a casa di qualcuno, ricordatevi di non entrare mai con le scarpe! E’ un gesto estremamente maleducato. In Giappone le scarpe rimangono sempre fuori dalla porta.
9 – Quando dovete salutare una persona non datele la mano ed evitate di abbracciarla, un semplice inchino è la cosa migliore. Tendenzialmente i giapponesi sono molto riservati e non amano contatti fisici in pubblico, lo fanno solo con persone molto intime.
10 – Non toccate, accarezzate o salutate un bambino, a meno che non siate membri della famiglia.
11 – Al ristorante, non infilzate mai il cibo con la bacchetta tenuta verticalmente sul piatto (è una cosa che ricorda la morte!). Evitate di farlo anche in casa, è comunque sempre considerato un gesto sconveniente.
12 – Sempre a proposito di cibo, ricordatevi di non trattenere i rumori mentre mangiate il ramen…è considerata maleducazione!
13 – In Giappone, la tradizione vuole che si omaggino i defunti con un solo fiore, pertanto se intendete regalare dei fiori a qualcuno (che sia vivo!), fate attenzione a regalarne sempre in quantità maggiore di uno!
14 – In Giappone dovete fare estrema attenzione anche alle parole che utilizzate: evitate i numeri 4 e 9, la loro pronuncia significa rispettivamente anche ‘morte’ e ‘dolore’. Proprio per questa ragione, anche gli alberghi tradizionali di solito non hanno stanze con questi numeri!
15 – Tutti sono convinti che i giapponesi sappiano parlare benissimo l’inglese: niente di più falso. All’infuori di Tokyo e degli uffici turistici sono pochissime le persone che sono in grado di parlare l’inglese e anche chi lo conosce abbastanza bene ha difficoltà nella pronuncia. Quindi attrezzatevi imparando qualche parola utile in giapponese!
16 – Mai scambiare i giapponesi per cinesi! Potrebbero davvero arrabbiarsi, anche se non è nel loro costume mostrare sentimenti, soprattutto di ostilità.
17 – Evitate di bere birra direttamente dalla bottiglia, si usa piuttosto versarla agli altri commensali, che a loro volta la verseranno a voi.
18 – Non chiamate mai le persone per nome se non avete dei rapporti più che stretti di amicizia o parentela, usate invece il cognome più il suffisso San.
19 – Importantissimo! Non brindate mai dicendo il classico ‘Cin cin’ (che in giapponese significa ‘pene’!), usate invece la parola ‘Kampai’.
20 – Un ultimo consiglio: evitate pure di salire sulla Tokyo Tower, non è nient’altro che una (brutta) copia arancione della Tour Eiffel. Il panorama è piuttosto deludente, non vale certo i 1,420 yen del biglietto e le lunghe attese per gli ascensori. Se siete in cerca di una vista mozzafiato su Tokyo, salite sul terrazzo della Mori Tower (238 metri). Ne rimarrete affascinati.
Credenze e superstizioni
Il Giappone è anche ricco di credenze popolari dalle origini antichissime, ve ne riportiamo di seguito alcune davvero curiose:
1 – Quando si vede passare un carro funebre o ci si trova nelle vicinanze di un cimitero, è usanza nascondere i pollici (soprattutto per i bambini): considerato che rappresentano i genitori, nascondendoli, li si protegge dalla morte.
2 – Si racconta che se ci si taglia le unghie di sera, non si avrà modo di stare con i propri genitori quando essi saranno in punto di morte.
3 – Fischiando di notte, si attirano i serpenti.
4 – Mettendo un gatto su una bara, il defunto si risveglierà.
5 – Porre del sale dinanzi alla porta di casa, protegge dagli spiriti maligni.
6 – In Giappone non si devono mai gettare le bambole, poiché, secondo alcune leggende, possono ospitare degli spiriti. Per questo motivo, alcune persone le portano al tempio.