Il jet lag è un problema che ossessiona molti dei viaggiatori che affrontano voli internazionali e parecchi cambi di fuso orario: lo sfasamento dei bioritmi, dovuto all’allungarsi o l’improvviso ridursi di una giornata di sole, può comportare l’alterazione dei ritmi sonno-veglia o, nei soggetti più sensibili, nausea e vomito. Come combattere tutto ciò? La compagnia aerea finlandese Finn Air (recentemente protagonista di un simpatico video dove le hostess ballano Bollywood) ha adottato una soluzione che, a sua detta, dovrebbe risolvere definitivamente il problema: un paio di cuffie auricolari a impulsi luminosi.
Le cuffie sono progettate per stimolare il cervello lanciando dei fasci di luce dalla cavità auricolare: una tecnologia del tutto nuova che Finn Air è la prima a testare sui voli a lungo raggio. Abbiamo già visto come all’aeroporto di Parigi ci si cura il jet lag con la luminoterapia. Adesso vediamo come funziona questo accessorio in dotazione sui voli del vettore finlandese dalla fine di marzo.
Come detto i Valkee, questo il nome delle particolare cuffie, sparano dei raggi di luce verso un’area del cervello fotosensibile. In pratica le cuffie mimano la luce del sole e c’è un’indicazione specifica su come usarle: mattina presto se si vola verso est, più tardi la sera se si vola verso ovest. Si sa che le cause dei sintomi da jet lag sono fisiologiche, anche se non tutti hanno grossi problemi ad adattarsi al cambio delle fasce di fuso orario: alcuni se la cavano con un leggero mal di testa. Ma se si usano le cuffie correttamente tutto ciò non dovrebbe avvenire.
Al momento le cuffie di prova sono state rese disponibili solo sui voli Business Class nella tratta che va da Helsinki a Shangai: un viaggio che attraversa ben sette fusi orari. Bisogna attendere la fine dei test per sapere se questi accessori si riveleranno effettivi o solamente una bufala. Nel caso in cui dimostreranno la loro validità la compagnia deciderà sicuramente di metterli in vendita o per lo meno noleggiare sui loro voli. E magari molte altre compagnie imiteranno la Fin Air acquistando il prodotto e mettendolo in vendita ai passeggeri. E il prezzo sarà ragionevole o lucreranno sulla cosa? Chi lo sa. Nell’attesa vi suggeriamo di seguire i nostri consigli per sopravvivere al jet lag.