Brutta sorpresa in Italia, cosa spunta dall’acqua: bagnanti scappano a gambe levate

Brutta sorpresa in Italia: il litorale di Nisida nel golfo di Napoli è diventato una grande chiazza marrone. La fogna finisce a mare con tutta la sua sporcizia.

Brutta sorpresa in Italia
Brutta sorpresa in Italia – viaggi.nanopress.it

Sono bastati solamente 30 minuti di pioggia per trasformare il mare in una fogna marrone e dal tanfo indicibile: rifiuti, liquami e topi morti rimasti a galleggiare sotto gli occhi dei bagnanti.

Brutta sorpresa in Italia: il litorale di Nisida infestato dai liquami di fogna

Nelle acque di Nisida (isola dell’arcipelago delle isole Flegree), tra via Caracciolo e Capo Posillipo, la fogna ha riversato una grande quantità di liquami che hanno dato vita a uno scenario davvero ripugnante.

Tutto questo è da attribuire al mancato sistema di separazione delle acque piovane dai reflui della città: basta un temporale a far aumentare la portata idrica, tanto da non poter garantire la tenuta delle condotte. E così parte di quell’acqua, che diventa un mix di pioggia e fogna, viene scaricata in mare proprio come è successo ieri.

Purtroppo lungo il litorale di Napoli sono più di uno gli scarichi di questo genere. Solo il mese scorso, infatti, lo scarico di Cala Badessa, a pochi passi dall’area marina protetta della Gajola, ha riversato in mare un’enorme quantità di topi, poi morti affogati nell’acqua e rimasti a galleggiare per giorni tra Nisidia e Trentaremi. In questa circostanza numerosi bagnanti scioccati e inorriditi, tra turisti e locali che amano venire qui d’estate, hanno inviato video e messaggi di segnalazione al Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli:

“Salve consigliere, ho voluto mandare questi video di stamattina a Nisida perché non era mai successo una cosa così. Abbiamo chiamato il comune e l’Asl ma non ci hanno risposto. E abbiamo pensato di inviarvi questo video sperando di poter sapere perché succede questo.”

Il presidente del Csi Gajola commenta che non è la prima volta che un fenomeno del genere si verifica e che bisogna continuare a combattere e a indignarsi per tali eventi.

Nessun intervento da parte dell’Arpac

La soluzione per risolvere questo grave problema, rischioso per l’ambiente ma anche per la salute dell’uomo, sarebbe quella di separare le acque pluviali da quelle di fogna, ripensando il sistema fognario e costruendo impianti adeguati a questa necessità.

Tuttavia l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania (Arpac) non ha ancora effettuato nessun prelievo sul lungomare per controllare eventuali contaminazioni dell’acqua da batteri quali di enterococchi intestinali ed escherichia coli. Come se non bastasse, nemmeno il Comune di Napoli ha emanato il divieto temporaneo di balneazione.

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