Con la stagione estiva ormai alle porte, occorre essere prudenti quando si entra in acqua. In particolare bene fare attenzione a questa creatura nel mare, ecco quale.
Diciamolo, con l’estate alle porte non vediamo l’ora di poterci recare in spiaggia e trovare refrigerio in acqua. Se anche l’estate 2023 dovesse essere calda tanto quella passata, allora possiamo scommettere che i litorali saranno molto affollati.
Nell’approcciarsi alle vacanze, è sempre opportuno essere prudenti. Le spiagge, anche le più sicure, pulite, sorvegliate, possono riservare spiacevoli sorprese, soprattutto se parliamo di creature marine. Oggi ne vediamo una in particolare.
Attenzione a questa creatura nel mare, come si chiama?
Nel fare il bagno al mare sono diverse le specie che possono arrecare fastidio ai bagnanti, alcune anche molto pericolose.
Certamente avrete sentito parlare della Razza. La puntura di questo pesce avviene fulminea, al punto che chi ne è stato colpito riferisce un dolore simile ad una scossa elettrica. Le conseguenze sono diverse e possono portare ad astenia, vasodilatazione, dolori ascellari. In casi molto gravi può comportare anche problemi respiratori. Molto importante disinfettare subito la ferita, che se lasciata aperta può provocare altri tipi di infezione.
Ci sono poi i pesci pietra, molto pericolosi per i subacquei. Il suo è un veleno i tipo lattiginoso. La sostanza emessa contiene diverse tossine cardiotossiche e citotossiche e in caso di incontro ravvicinato è bene curare immediatamente la ferita, onde evitare conseguenze letali.
Il più comune organismo che sarà capitato a molti di incontrare è però la medusa. Esteticamente ricorda un polpo, ma dalla consistenza più molle e lattiginosa. Sono composte al 98% di acqua e leggendari sono i loro tentacoli urticanti.
Attenzione a questa creatura nel mare, in particolare ad una sub-categoria delle meduse, che si trova specialmente in alcune località e che “tinge” le spiagge di blu.
Le meduse blu, dove le possiamo trovare?
Si chiamano Velella Vellela, o anche Barchetta di San Pietro o di San Giovanni. Sono meduse di colore blu, appartenenti alla famiglia delle Porpitidae. Si trovano principalmente negli oceani, vicino alla riva soprattutto nelle acque più calde. Hanno una forma triangolare, che le fa somigliare a delle grandi conchiglie colorate.
Anche i tentacoli della Velella Velella trasmettono tossine. Attenzione a questa creatura, anche se a differenza delle altre meduse non è portata ad attaccare l’uomo. La Velella Velella generalmente è sempre occupata a catturare le sue prede, il plancton, grazie appunto ai suoi tentacoli.
A differenza delle Meduse più comuni, le tossine di questa variante non sembrano essere dannose per l’uomo. Gli esperti raccomandano però di non toccarle assolutamente in caso di incontri ravvicinati. Ed eventualmente non strofinarsi gli occhi, perché in quel caso la reazione potrebbe essere di forte bruciore, che potrebbe dover essere trattato con dei farmaci.
Si è tornato molto a parlare di questa specie ultimamente, per la stragrande diffusione nelle spiagge della California. Il particolare colore blu della Velella Vellela fa sì che quando queste creature appaiono in branco, sembrano ricoprire i litorali di una sfumatura di questo colore.
Questa particolare si deve all’Astaxantina, un pigmento che protegge l’animale ed ha funzione di antiossidante. In California sono meno abituati a copiosi spiaggiamenti di questo tipo di meduse. Le foto di questi esemplari sono rimbalzate sui social soprattutto nei mesi scorsi.
In altre zone, compresa l’Italia invece sono invece molto più preparati. Nella nostra penisola avvistamenti vengono registrati copiosi nell’Isola di Pantelleria e in Sardegna. In Sicilia anche nella zona della spiaggia di Tre Fontane, a Campobello di Mazara. Anche ad Ostia nel Lazio il fenomeno è ricorrente.
Iniziamo a vederle principalmente in questa stagione. Il motivo è facilmente spiegabile. Secondo gli scienziati le Velella Velella sono da considerare una colonia che vive in profondità, si riproduce sessualmente durante i mesi e durante la primavera riemerge e si manifesta a milioni sulle spiagge.