Altro che castello, questo è così bello da farti rimanere senza parole: ecco dov’è

Non è un castello, ma è qualcosa di ancora più spettacolare. Questo palazzo a pochi passi da San Pietroburgo è un trionfo di stucchi e decorazioni d’oro. Un’attrazione da non perdere e da visitare in giornata.

cosi bello da farti rimanere senza parole
Altro che castello, questo è cosi bello da farti rimanere senza parole – viaggi.nanopress.it

Stucchi, oro, dipinti e affreschi: i palazzi dei governanti imperiali di Russia erano pieni di queste decorazioni sfarzose ed eleganti.

E ne è esempio una delle residenze suburbane dei Romanov a Tsarskoe Selo (Puškin, in onore del grande poeta russo Alexander Sergeevic Puškin), uno dei sobborghi di San Pietroburgo: il Palazzo di Caterina.

Si tratta di una delle tappe che non si possono non inserire durante un viaggio nella città delle “Notti Bianche”.

Il Palazzo di Caterina: tutto lo sfarzo delle residenze imperiali russe, favolose come castelli

Puškin, a circa 25 chilometri da San Pietroburgo, nasconde un vero e proprio tesoro dell’architettura risalente ai primi anni del Settecento.

Il suo fascino e la sua grande storia hanno contribuito a far sì che entrasse a far parte dei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco. Di che tesoro si tratta? Del Palazzo di Caterina.

palazzo di caterina
Palazzo di Caterina – viaggi.nanopress.it

Il Palazzo di Caterina è stato costruito nel 1717 per volere dell’imperatrice russa Caterina I. Era la residenza estiva dello zar russo e rappresenta oggi una delle attrazioni da non perdere nei dintorni di San Pietroburgo.

Alla morte di Caterina I l’edificio passò nelle mani della figlia Elisabetta che lo trasformò in uno dei palazzi più lussuosi ed eleganti di sempre.

Basti pensare che solo per la decorazione della sua facciata furono utilizzati oltre i cento chili di oro. La ricostruzione iniziò nel 1752 grazie all’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli e mirava a rendere l’edificio addirittura più straordinario di Versailles.

Gli interni della residenza e tutte le sue meraviglie

I suoi interni sono un capolavoro dell’arte neoclassica: ogni sala è spettacolare e ricca di importanti decorazioni dorate.

interni del palazzo
interni del palazzo – viaggi.nanopress.it

Ad accogliere i visitatori una volta dentro è la Scala di Gala del 1860. Si passa poi alla Sala da Ballo, nota anche come Sala della Luce.

Era utilizzata per allestire ricevimenti o ospitare feste e balli. Il pezzo forte di questa camera sono le grandi finestre dalle quali entra la luce che illumina gli stucchi dorati sulle pareti e l’affresco monumentale del soffitto Il trionfo della Russia.

La sala più bella è però la Sala d’Ambra. Si tratta di una sala un tempo utilizzata come studio, caratterizzata da pareti interamente ricoperte d’ambra. Questo capolavoro venne ultimato da Rastrelli nel 1770, il quale per dare ulteriore regalità alla camera incorniciò i pannelli d’ambra con delle cornici dorate e li affiancò a specchi.

C’è da dire, però, che la camera attuale è una riproduzione. I pannelli e le decorazioni originali, infatti, andarono perduti durante il Secondo Conflitto Mondiale.

Si dice infatti che la sala venne smantellata appena in tempo prima dell’arrivo dei tedeschi. Tutti i preziosi tesori vennero spediti lontano e in salvo, ma di questi non si sarebbe più saputo nulla.

I lavori di ricostruzione della Sala d’Ambra iniziarono nel 1892 e si completarono solo 20 anni dopo.

Altre camere da non perdere sono:

  • la White Dining Room, una sala da pranzo bianca e dorata nella quale spicca una stufa in maiolica blu;
  • la Stanza dei Ritratti di Caterina e della figlia Elisabetta;
  • la Green Dining Room e la Blu Drawing Room;
  • la Chinese Blu Drawing Room, dalle carte da parati in seta sulle quali sono raffigurati paesaggi cinesi.

Il Parco di Caterina

Le bellezze del palazzo non si esauriscono all’interno, ma proseguono anche all’esterno. É infatti circondato da circa 600 ettari di parco, tra il Vecchio Giardino classico e il Nuovo Giardino inglese.

gli esterni
gli esterni – viaggi.nanopress.it

Anche gli esterni sono in parte opera di Rastrelli il quale ingrandì gli spazi aggiungendo la costruzione dell’Hermitage, della Grotta e di una collina artificiale.

Inoltre sotto Elisabetta furono anche costruiti il Padiglione delle Terme Fredde e la Sala d’Agata, la Galleria Ionica, e furono allestiti laghetti e cascatelle. Al centro del laghetto, infine, si trova anche una piccola isola che ospita la sala dove un tempo avevano luogo dei concerti.

Come visitare il Palazzo di Caterina

Per entrare nel Palazzo e visitarlo in ogni sua parte è necessario acquistare un biglietto online e in anticipo. In realtà può essere comprato anche sul posto nelle biglietterie poste nei pressi del monumento, ma le file spesso e volentieri sono davvero interminabili.

il parco di caterina
il Parco di Caterina – viaggi.nanopress.it

L’unico ingresso che non può essere acquistato online è quello al Parco di Caterina: in questo caso bisogna necessariamente comprarlo in loco. La prenotazione in anticipo è consigliata soprattutto perché la quantità dei biglietti giornaliera è soggetta a limitazioni.

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