E’ allarme alluvioni in Thailandia: l’isola di Koh Samui è bloccata e il bilancio delle vittime sta salendo rapidamente. Tre aeroporti, compreso quello di Koh Samui, sono stati chiusi per le condizioni meteo a rischio e le fonti parlano già di 21 vittime nel sud del Paese.
Dopo terremoti e tsunami, non si fermano le calamità naturali che stanno colpendo l’Asia: migliaia di turisti sono bloccati in Thailandia, dove le forti piogge hanno causato imponenti colate di fango. I treni in direzione della regione sud sono stati bloccati e sono stati chiusi anche gli scali di Nakhon Si Thammarat e Surat Thani.
La marina thailandese ha già inviato quattro navi per rifornire di provviste e portare in salvo i turisti e gli abitanti delle zone più colpite: frane e allagamenti stanno continuando in Thailandia, mettendo in scacco il Paese del sud est asiatico, meta amatissima da milioni di turisti nel mondo.
La Farnesina, che solo ieri ha consigliato di partire per la Siria solo affidandosi a un’agenzia di viaggi, ha già reso noto un avviso in cui annuncia le difficili condizioni meteorologiche in Thailandia: secondo le autorità thailandesi, purtroppo, il maltempo si protrarrà anche nei prossimi giorni, rendendo particolarmente disagevoli le operazioni di salvataggio.
I turisti bloccati sull’isola di Koh Samui, tipica meta turistica, sono circa 2mila, impossibilitati a muoversi perchè sono stati interrotti i collegamenti aerei e marittimi da e per l’isola. In realtà, il numero totale di turisti bloccati nella parte sud della Thailandia sarebbe di 15mila, dal momento che sono irraggiungibili anche le isole di Koh Tao e Panghan.
Secondo Touring Asia Online, che sta seguendo l’evolversi della situazione ed è in continuo contatto con i turisti presenti nell’area, la situazione meteorologica dovrebbe migliorare nel weekend.