Una particolare specie di scorfano sta drasticamente scomparendo dalle acque del Mar Mediterraneo, minacciando l’ecosistema marino.
È allarme nel Mediterraneo per la specie dello scorfano nero dichiarata ormai in pericolo. Lo si legge sulla rivista internazionale Fishes in una ricerca condotta dallo scienziato Francesco Tiralongo, ricercatore del Dipartimento di Scienze biologiche e geologiche e ambientali dell’Università di Catania.
Nello studio dal titolo “Svelare la storia dello scorfano nero: esplorare le conoscenze ecologiche locali e la storia di sfruttamento di una specie marina”, o “Unraveling the Story of the Black Scorpionfish: Exploring Local Ecological Knowledge and the Exploitative History of a Marine Species” il tema è trattato con rigore scientifico.
E il ricercatore spiega i rischi per la biodiversità e l’ecosistema marino del Mar Mediterraneo. La ricerca parte proprio da ciò che sta succedendo allo scorfano nero nelle acque del mare che bagna la bellissima Sicilia.
A rischio la specie dello scorfano nero
Un mare già profondamente segnato per il rischio estinzione dei ricci. Le 5 aree protette in cui si sono scandagliati i fondali riguardano quella di Capo Gallo – Isola delle Femmine, l’Isola di Ustica, l’Isola dei Ciclopi, Plemmirio e Capo Milazzo.
E in queste zone non si sono trovati ricci e nemmeno la struttura di una popolazione sana. Anche in questo caso è necessario correre ai ripari, magari con un fermo biologico di tre anni almeno.
Così come è necessario intervenire per lo scorfano nero, una specie, secondo Tiralongo, molto importante per l’intero ecosistema del Mar Mediterraneo e per la pesca artigianale. In questi ultimi 10 anni la specie si è drasticamente ridotta.
Tra il 2001 e il 2021 la presenza dello scorfano si è ridotta dell’85%. E non è diminuita soltanto come numero di presenze, ma anche come dimensioni dell’animale stesso. Infatti lo scorfano si è ridotto di circa 4.5 centimetri rispetto ad un tempo.
Uno dei motivi per quello che sta succedendo è da imputare alla pesca gestita in modo non adeguato. La pesca incontrollata nei mari della Sicilia ha portato a una riduzione dello scorfano nero e a un aumento dello scorfano di Madeira.
Specie aliene che minacciano la biodiversità
Una specie in grado di proliferare proprio grazie all’aumento delle temperature dell’acqua. A questo punto servono azioni concrete per cercare di salvaguardare la specie. La sua presenza nel Mar Mediterraneo è necessaria per comprendere lo stato di salute delle acque e dell’ecosistema.
E lo è ancora di più in questo momento storico in cui la presenza di tante specie aliene nelle nostre acque minacciano la biodiversità. E purtroppo, secondo lo scienziato Tiralongo, ciò che sta succedendo allo scorfano nero non è l’unico problema. Ci sono, infatti, anche altre specie ittiche che stanno diminuendo sia di numero che di proporzioni.