Alla scoperta del territorio del viterbese

Alla scoperta del territorio del viterbese, tra natura, storia e tradizioni, visitando i luoghi e le sue Necropoli lungo la via Francigena.

Viterbo
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Sutri, la piccola cittadina si trova in territorio viterbese, collocata nella zona della Tuscia. E entrata a fare parte dei Borghi più belli d’Italia ed ha molto da offrire ai visitatori.  Qui la storia ha custodito e conservato molti segreti dell’antica civiltà di Tarquinia, la capitale dell’Etruria.

Una delle città più potenti dell’era classica che ora racchiude moltissime testimonianze sul popolo etrusco. il sito è in una zona di campagna e si può raggiungere solo in macchina percorrendo una strada lunga 9 chilometri, per il primo tratto sulla statale e poi su una sterrata.

Meglio vestirsi con abiti e scarpe comode ed evitare di avventurarsi da soli, ma affidarsi ad una guida turistica. Il sito etrusco di Tarquinia fa parte dell’UNESCO, ed è conosciuta popolarmente come la Necropoli dei Monterozzi. La parola dialettale significa, mucchi di terra, come quelli posti a coperture delle tombe.

Il territorio del viterbese da scoprire

Il parco, con la sua superficie di 130 ettari, contiene 6 mila sepolcri scavati nella roccia. Si tratta di uno dei  più grandi complessi conosciuti risalenti al periodo tra il VII ed il II secolo a.C. La parte esterna dei monumenti purtroppo non è conservata, a differenza della Necropoli di Cerveteri, ma in compenso le stanze ipogee sono caratterizzate da dipinti sulle pareti.

Quelle visitabili sono 22 e rappresentano il nucleo più importante, non solo del posto ma anche dell’intero Mediterraneo. Sono, per questo, considerate come il primo capitolo della storia della pittura italiana. Si trovano in una zona piuttosto limitata del sito ma molto prestigiosa.

Anche in altri centri etruschi è stata documentata questa pratica di decoro che veniva utilizzata nelle tombe delle famiglie aristocratiche, ma il maggior numero di esse si trova qui. In tutta italia ci sono 200 tombe dipinte dell’antica Etruria, di cui 180 si trovano proprio a Tarquinia.

Sutri
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Le guide informano che il percorso della necropoli presenta delle difficoltà per i disabili. Per loro c’è il pieno accesso al museo, ma, tra le tombe, ce n’è uno solo. A parte questo, il resto è visitabile solo attraverso delle scalinate coperte, illuminate e comode con corrimano.

Visite e tour

I visitatori non entrano all’interno delle tombe, ma possono guardare solo attraverso i vetri di protezione. Le visite guidate sono assicurate anche in caso di pioggia. Il parcheggio è molto vicino all’ingresso e non c’è fango, le tombe sono coperte e vicinissime l’una all’altra.

Durante la spiegazione i visitatori sostano sotto appositi gazebo in legno. La visita completa con la guida dura circa tre ore, una giornata per chi vuole partecipare anche al tour della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri.

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