Abbocca all’amo qualcosa di mai visto prima, il pescatore resta col fiato sospeso

Pesce luna abbocca all’amo. Alcuni pescatori restano sbalorditi per le dimensioni mastodontiche di questo gigante dei mari.

Pescatore
Pescatore – viaggi.nanopress.it

Al largo di Ceuta, una città spagnola a due passi dallo Stretto di Gibilterra, i pescatori si sono trovati faccia a faccia con un enorme esemplare di pesce luna. Il pesce, dalle dimensioni indicibili, ha lasciato tutti a bocca aperta. Si tratta del più grande pesce osseo del mondo.

Pesce luna catturato al largo della Spagna

Alcuni pescatori hanno ritrovato qualche tempo fa un enorme esemplare di pesce luna, rimasto incastrato nelle reti di una tonnara. Poco dopo il ritrovamento da record, è stato subito chiamato il biologo marino Enrique Ostale, per identificare l’esemplare, che ha commentato:

«Quando sono arrivato ​​lì la sensazione è stata di profondo shock. Non riuscivo a crederci. Ho letto libri e articoli sulle dimensioni massime di un pesce luna ma non pensavo di riuscire un giorno a guardarlo e toccarlo in prima persona».

Prima di liberarlo, gli esperti hanno tentato di pesarlo senza successo. Questa specie infatti può pesare anche fino a 2000 chili, per questo la bilancia utilizzata stava quasi per rompersi. Di sicuro il pesce avrà avuto un peso superiore ai 1000 chili.

In seguito a prelievi di campioni di DNA e fotografie, il pesce luna è stato quindi liberato in mare dove si è dileguato velocemente nelle profondità.

Tutte le caratteristiche di questo gigante dei mari

Il pesce luna (mola mola) è il pesce osseo più pesante al mondo. Può raggiungere i 2000 chili di peso, i 4 metri di altezza e i 3 metri di lunghezza.

Il suo nome è dovuto alla particolare forma ovoidale che lo fa sembrare una grossa testa dalle sembianze preistoriche. In inglese è chiamato Ocean sunfish (pesce sole oceanico) perché ha l’abitudine di prendere il sole a pelo d’acqua per gestire la termoregolazione e ripulirsi dai parassiti che lo ricoprono.

Pesce luna
Pesce luna e l’uomo – viaggi.nanopress.it

Il suo corpo è privo di squame e di pinna caudale, sostituita da un’escrescenza carnosa che serve per il direzionamento, e la sua pelle, grigio-argentata, è spessa fino a 15 centimetri e presenta spesso delle macchioline bianche in prossimità delle pinne e in alcune zone del dorso. Il ventre, invece, è bianco.

Vive per lo più nelle acque aperte, lontane dalla costa, temperate e tropicali dell’Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico, e nel Mediterraneo. Durante in mesi più caldi è però possibile avvistarlo anche al largo del Regno Unito e nel Mare del Nord. Si nutre di invertebrati, crostacei, molluschi, larve e meduse, e migra stagionalmente per procacciarsi cibo in ogni periodo dell’anno. Riesce a stare alla larga dai predatori più temibili come squali e orche grazie alla capacità eccezionale di scendere in profondità.

La presenza di quest’esemplare nelle acque frequentate dall’uomo tuttavia non rappresenta alcun pericolo. Si tratta infatti di un pesce che non ha nessun tipo di inclinazione a essere aggressivo. È invece proprio lui a essere minacciato dalle catture involontarie all’interno delle reti da pesca. Questo fenomeno avviene spesso in California, nell’Africa Meridionale e nel Mar Mediterraneo.

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