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Il virus Zika si sta diffondendo molto rapidamente, ora lo stato di allarme è scattato a livello mondiale, tanto che il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato una riunione di emergenza. L’obiettivo è quello di identificare una serie di regole per proteggersi dall’infezione e per affrontare in sicurezza gli eventuali viaggi in America Latina, al momento la zona più colpita dal virus.[/multipage]
[multipage]Raccomandazioni dell’Oms
Il documento diffuso dall’Oms non raccomanda al momento restrizioni di viaggi e movimenti internazionali verso le aree interessate dalla trasmissione del virus Zika, tuttavia invita alla massima cautela e alla protezione individuale per prevenire le punture di zanzara. Esistono in ogni caso delle categorie particolarmente a rischio, per le quali i viaggi verso le aree colpite dal virus sono fortemente sconsigliati: si parla naturalmente di donne in gravidanza, persone con un sistema immunitario compromesso e affette da patologie croniche. Il documento aggiunge inoltre alcune raccomandazioni, già espresse dal Centro Nazionale Sangue, rivolte ai donatori: è opportuno attendere 28 giorni, prima di donare, se si è appena stati nei Paesi interessati dall’infezione. Una volta rientrati, si consiglia di monitorare il proprio stato di salute e verificare che non insorgano febbre, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee e congiuntivite, sintomi compatibili con la malattia.[/multipage]
[multipage]I Paesi da evitare
Basandosi sui bollettini epidemiologici internazionali, si possono individuare due categorie: ‘Paesi altamente a rischio’ e ‘Paesi parzialmente a rischio’. Attualmente le nazioni più colpite dall’infezione sono principalmente in America Latina: Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Venezuela. I Paesi in cui al momento invece sono stati segnalati casi isolati, ma non si può parlare di epidemia sono: Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Haiti, Porto Rico, Paraguay, Saint Martin.[/multipage]
[multipage]Le regole per proteggersi
Per potersi proteggere, innanzitutto, è fondamentale sapere come si trasmette il virus Zika. Il vettore dell’infezione è la zanzara Aedes aegypti, la stessa che porta anche la Dengue o la Chikungunya, tipiche delle regioni tropicali e sub-tropicali delle Americhe. Dopo essere stati punti dalla zanzara, i sintomi della patologia si sviluppano dopo un periodo di incubazione che va dai 3 ai 12 giorni.
Quali sono i sintomi? Febbre lieve, eruzioni cutanee, che partono dal volto per poi diffondersi lungo tutto il corpo, dolori muscolari e articolari, soprattutto a mani e piedi, mal di testa e congiuntivite. Ma è bene sottolineare che di questa infezione virale, fortunatamente non si muore e i sintomi dovrebbero regredire nel giro di massimo 7 giorni.
Cosa si può fare per proteggersi? Sembra una banalità, ma in realtà è la cosa migliore che si possa fare: proteggere il più possibile la pelle dall’esposizione al rischio di puntura. Indossate dunque camicie a maniche lunghe, pantaloni lunghi, calze e scarpe coi lacci, evitate canottiere e sandali. Infine munitevi di repellenti specifici da applicare a tutto il corpo. E’ fondamentale infine dormire in luoghi assolutamente protetti da zanzariere.[/multipage]
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