Da tempo ormai si discute di car sharing, bike sharing, ma fino ad oggi nessuno aveva ancora parlato di bus sharing, almeno in Italia. Ma d’ora in poi anche nel Bel Paese sarà possibile viaggiare in autobus in modo low-cost grazie a GogoBus.
GogoBus è la prima piattaforma di social bus sharing, che permette di trovare soluzioni alternative ed economiche per muoversi lungo tutto il territorio italiano.
A proposito dell’introduzione di questo nuovo interessante servizio, Alessandro Zocca, ceo di GoGoBus, ha dichiarato:
‘A fine 2014 ci siamo posti questa domanda: sentiamo spesso parlare di car sharing, di ride sharing, di bike sharing, ma di bus sharing? Così abbiamo deciso di dare una risposta concreta creando GoGoBus’.
La piattaforma GoGoBus funziona tramite sito web e app mobile. La procedura è piuttosto semplice: in pratica un utente seleziona una destinazione, oppure, se non fosse già presente in elenco, può proporla e condividerla sui vari social, in maniera tale che chi fosse interessato possa aggregarsi subito.
Il bus conferma la prenotazione nel momento in cui raggiunge quota 30 iscritti. A quel punto GoGoBus incarica una società di noleggio convenzionata per il viaggio. Va da sé che più l’autobus si riempie e maggiore sarà il risparmio: il prezzo iniziale può ridursi addirittura del 40%.
Di recente abbiamo parlato dell’arrivo in Italia di Megabus, che propone incredibili tariffe a un euro per la tratta Milano-Roma, ma la proposta di GoGoBus va oltre il prezzo low-cost, perché offrendo la possibilità di proporre anche nuove tratte, si libera dal vincolo dei percorsi predefiniti.
GoGoBus rappresenta infatti un’innovazione nel campo dei trasporti a basso costo: aggiunge flessibilità nei percorsi e maggior comodità, imponendo meno restrizione sulle dimensioni dei bagagli che si possono portare a bordo.
A tal proposito, Zocca ha aggiunto:
‘Pensiamo, ad esempio, all’opportunità di poter portare con sé un numero maggiore di bagagli, rispetto ad altre tipologie di viaggio. Ci ispiriamo al modello delle compagnie aree low cost, con collegamenti diretti e che non sempre partono dai centri delle città, per ottimizzare tempi di percorrenza e costi. Inoltre, abbiamo avuto modo di studiare anche modelli di bus sharing sviluppati a Singapore o in Egitto’.
La prima fase di sperimentazione, svoltasi nel corso del 2014 con notevole successo, ha consentito oggi a GoGoBus di entrare in Italia. Ovviamente non intende fermarsi qui, anzi confessa di avere già lo sguardo rivolto al resto d’Europa.
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