Un gruppo di archeologi ha fatto una importantissima scoperta, in relazione ad alcuni reperti che erano utilizzati dagli antichi Romani.
Nel corso di un evento organizzato per appassionati di ricerche, che utilizzano metal detector al fine di trovare tesori e reperti, organizzato ad Euston, nel Suffolk occidentale, i ricercatori hanno fatto una importante scoperta per la quale è stato, poi, richiesto l’intervento degli archeologi sul posto. Scopriamo, dunque, insieme cosa hanno trovato.
Il ritrovamento in Inghilterra legato agli antichi Romani
Il ritrovamento è avvenuto in un campo agricolo, dove un’associazione di “detectoristi“, ha organizzato un raduno dopo aver ottenuto il permesso dal proprietario.
Tra questi c’era di Martin White che – con la sua apparecchiatura – ha captato segnali molto precisi che hanno fatto capire, sin da subito, che ci si trovava di fronte a qualcosa di importante e non di un semplice ritrovamento, quale potrebbe essere un semplice chiodo.
Martin White, che ha un’esperienza decennale nel metal detecting, ha espresso la propria emozione per l’aver fatto parte integrante del processo, a partire dalla scoperta fino alla conservazione dei reperti.
In un primo momento, si pensava che si fosse di fronte ad un coperchio di un bidone, visto che l’oggetto si presentava circolare e di grandi dimensioni. Dopo un’ispezione più approfondita, però, si è capito, dunque, che si trattava di qualcosa di molto più antico.
L’ammasso di materiali in superficie era, in realtà, un’antica piastra di metallo. Pertanto, era doveroso coinvolgere gli archeologi, coordinati dal Consiglio della contea di Suffolk, che hanno proceduto allo scavo con l’assistenza di White e del team di Wardell Armstrong e del Norfolk Museum Service.
Le caratteristiche del reperto
Il reperto scoperto somigliava ad un guscio di tartaruga metallico, poco profondo sotto la superficie piatta. Gli archeologi, per preservare l’integrità del ritrovamento, hanno scelto di non separare gli elementi sul posto, bensì di procedere con un’accurata analisi in laboratorio.
Dallo scavo sono emersi vassoi, ciotole, piatti ed una tazza di peltro collegati al tardo Impero romano. Il peltro è una lega principale di stagno (min. 90%), arricchita con rame, bismuto e antimonio, che, in passato, poteva contenere fino al 15% di piombo. L’uso del piombo è oggi vietato a causa della sua tossicità.
La natura precisa del reperto, ad ogni modo, resta incerta; non sono state trovate strutture antiche nelle vicinanze e non è chiaro se gli oggetti fossero nascosti in un sacco, poi deterioratosi o se si trattasse di un deposito votivo o di un nascondiglio da utilizzare nel momento del bisogno.
Melanie Vigo Di Gallidoro, vice del Gabinetto del Consiglio della contea di Suffolk, ha espresso il proprio entusiasmo per il ritrovamento: “È incredibile pensare che questo fragile tesoro sia sopravvissuto per migliaia di anni”.