È stata l’Organizzazione mondiale della sanità a definire il vaiolo delle scimmie, ‘un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale’ per l’estate 2024. Un virus, il Mpox, facendo riferimento, in particolare, al nuovo ceppo della malattia caratteristica in Congo, la variante clade I, ma considerata altamente infettiva. Gli esperti sottolineano che la clade I si trasmette per vie aree, cutanee e con i rapporti sessuali.
La situazione è tale da aver indotto l’OMS a invitare i viaggiatori a prestare attenzione per un virus che ha registrato nel Paese di origine oltre mille contagi, ma che ha superato i confini africani per raggiungere l’Europa il 14 agosto scorso con un caso registrato a Stoccolma, in Svezia. L’uomo affetto dal virus era appena tornato da un viaggio in Africa. Intanto, però, un altro caso si è registrato in Spagna.
La circolare del Ministero rivolta ai viaggiatori diretti in Paesi a rischio
L’Italia è corsa ai ripari. Oltre alla campagna vaccinale, alla quale hanno aderito tra il 2022 e il 2023 ben 14mila persone, il ministero della Salute, a scopo preventivo, ha voluto sensibilizzare la cittadinanza con una circolare volta, in particolare a “sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione in merito al rischio di contrarre la malattia fornendo loro informazioni pertinenti per proteggere sé stessi e gli altri prima, durante e dopo il viaggio”.
Quali sono i Paesi dove c’è maggior rischio di contagio
Per quanti hanno pianificato un viaggio nelle zone a rischio resta da parte del Ministero l’invito a evitare assembramenti, sconsigliando anche la partecipazione a eventi. Ci sono Paesi maggiormente a rischio, nei quali il virus si è registrato nella forma più aggressiva: in Africa, oltre al Congo, anche in Burundi, Repubblica Centrafricana, Nigeria e Rwanda. L’Oms ha anche reso noto dati secondo i quali altri casi della malattia sono stati rilevati in Messico, Argentina, Usa, Australia, Canada, Colombia, Thailandia, Cina, Vietnam e Perù.
La Nigeria destinataria di 10mila vaccini
È di pochi giorni fa la notizia che la Nigeria è il primo Paese africano a vaccinarsi contro il vaiolo delle scimmie. Sono 10mila le dosi provenienti degli USA che verranno utilizzate per tutelare la cittadinanza. Una notizia diffusa da ‘Africanews.com’. E proprio al fine di debellare la diffusione del virus, le autorità nigeriane hanno intenzione di utilizzare il vaccino negli Stati dove s’è manifestato il maggior numero di casi: Bayelsa, Edo, Cross-River, Lagos e Rivers.
Un primo passo importante al quale dovrebbe seguirne un ulteriore visto che gli Stati Uniti si sono impegnati a donare al Congo, epicentro dell’epidemia, 50mila dosi. E il piano di vaccinazioni è tale da assicurare di ottenere il massimo risultato da questa donazione.