Nascosta nel cuore della natura veneta sorge una delle cascate più belle. Raggiungetela in questo periodo. Vi diciamo noi dove andare.
Un vero gioiello nel cuore del Veneto. Una bellezza naturale che vi mozzerà il fiato e riempirà gli occhi di meraviglia. Scopriamo insieme questa meta incredibile, amatissima dagli appassionati di trekking. Volete sapere dove si trova esattamente?
Una delle cascate più belle si trova proprio qui
Il Veneto, regione meravigliosa. Non solo città d’arte e borghi, ma una componente naturale davvero notevole. Non a caso qui nascosta tra i boschi si trova una delle cascate più belle non solo del territorio, ma dell’intera nostra bella Italia.
Si chiama Cascata del Salton. Per raggiungerla dovremo viaggiare fino a Lamon. Un territorio bellissimo che sorge tra due vallate e confina con le zone di Arsià, Sovramonte, Fonzaso. Si divide in tre frazioni, una di queste è San Donato. E proprio nei boschi selvaggi di questa zona troviamo la questo incantevole gioiello. Acqua cristallina, il fragore dei ruscelli, anche diversi ponticelli.
Si tratta di un luogo davvero meraviglioso caratterizzato da 30 metri di caduta, e una suggestiva parete di pietra. Vi si arriva dopo una lunga passeggiata nel bosco.
Un percorso forse non adatto a tutti per via del terreno impervio e delle altezze. I più esperti però verranno ripagati da una vista impareggiabile. E pensate che si trova lì anche una corda tramite la quale scendere alla base.
La meraviglia della Cascata del Salton
Qui però vige divieto di balneazione, quindi inutile sperare di poter testare la temperatura dell’acqua. Per le istituzioni è fondamentale rispettare il delicato ecosistema dell’area.
Il percorso per arrivare fino alla Cascata del Santon inizia da San Donato. Un sentiero che si percorre in un’ora e mezza. Iniziate recandovi tra Via Broccon e Via Galline. Alcuni preferiscono lasciare l’automobile nelle vicinanze della Chiesa di San Donato, utile al ritorno quando sarete molto stanchi per la camminata.
Niente paura perché il percorso è ben segnalato e si trovano diverse corde in acciaio utili per aggrapparsi. Inizialmente per più o meno 8 chilometri, il sentiero è semplice ed ampio, con diverse abitazioni nei dintorni. Quando non saranno più visibili queste case, capirete di essere giunti fino al bosco.
All’interno della natura si trovano anche tre ponti. Due sono in corda e legno e nonostante il materiale sono molto resistenti. Un altro è invece di tipo tibetano, costruito in metallo. Si arriva poi ad una parete rocciosa, la parte più difficile del percorso. Non vi spaventate, perché è l’ultimo tratto da affrontare con cautela. Verrete dunque ripagati dalla bellezza naturale del luogo. Un consiglio? Indossate scarpe da trekking, cappello e pantaloni lunghi.