Una regione bella e molto amata, che custodisce un punto panoramico mozzafiato. Un sentiero con uno scenario spettacolare. Scopriamo insieme dove si trova questo luogo incredibile.
In molti di noi stanno valutando la giusta meta per le vacanze estive. E sempre più persone cercano durante i giorni delle tanto attese ferie, di coniugare il relax tanto agognato, con qualche attività all’aria aperta, magari una bella escursione. Se cercate un luogo di impareggiabile bellezza, ma che non offra solo una bella spiaggia, c’è un posto in particolare che fa al caso vostro. Si trova in una regione sempre molto gettonata soprattutto durante la bella stagione.
Un sentiero con uno scenario spettacolare, scopriamolo insieme
Quando pensiamo a belle spiagge, acqua cristallina e zone in cui la natura si mostra nella sua versione più bella e selvaggia, se parliamo di Italia ci viene in mente subito lei. La regione Sardegna, una vera eccellenza marina nel nostro paese. Ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo la preferiscono e a ragione a molte mete esotiche.
Le ragioni sono diverse iniziando dal bel mare, passando per il bellissimo entroterra ricco di paesaggi naturali e senza dimenticare l’imbattibile cucina della tradizione. C’è un lato però di questa regione meravigliosa che spesso non viene sottolineato abbastanza. Offre infatti anche l’opportunità di trascorrere delle belle giornate all’aria aperta scoprendo scorci meravigliosi e permettendo di esplorare zone dove la natura cresce indisturbata.
Uno di questi è un sentiero ormai molto famoso, rintracciabile nella parte più occidentale della regione. Si chiama ufficialmente Costa delle Miniere e negli anni è diventato un percorso molto famoso.
Alla scoperta della Costa delle Miniere, un percorso mozzafiato
Un percorso meno conosciuto rispetto ad altre località più celebri, che comprende un’area molto vasta iniziando dal litorale della zona di Gonnesa. Percorrendolo si toccano diverse zone, Buggerru L’iglesiente, Guspinese, Fiuminimaggiore. L’ultima tappa è quella di Arbus.
Qui è possibile praticare un vero e proprio percorso escursionistico e difatti ad utilizzare il nome Costa delle Miniere è Lino Cianciotto. L’uomo è una guida paralimpica e ha iniziato a chiamare in questo modo la zona, fino a renderla nome ufficiale tra gli abitanti della zona interessata.
Le miniere cui si fa riferimento sono antiche miniere di carbone che si attraversano durante la passeggiata, attualmente dismesse. Osservarle lungo il percorso è comunque un’esperienza molto suggestiva, accompagnata dalla vista incredibile. Ben 60 chilometri a piedi da dividere in più tappe, che mostrano la Sardegna occidentale in tutta la sua bellezza: panorami a picco sul mare, coste rocciose. Chi vi si avventura ama fermarsi per immortalare il paesaggio sottostante.
Decidendo di percorrere la Costa delle miniere si ha comunque l’opportunità di scoprire le bellissime spiagge che custodisce. Tra le più prestigiose sicuramente Buggerru, Pan di Zucchero, ma anche Cala Domestica, Portixeddu. I visitatori avranno solo l’imbarazzo della scelta.
Se Lino Cianciotto è stato il primo a chiamare così questo sentiero con uno scenario spettacolare, un luogo in particolare lo ha adottato. Il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, insieme alle amministrazioni di Buggero, Guspini e Arbus, lo ha fatto proprio. Un vero e proprio brand che vuole promuovere questa parte di Sardegna, forse meno comoda affermano, ma che restituisce al viaggiatore un paesaggio ed esperienza unica.
Le tappe del sentiero con uno scenario spettacolare
Percorrendo la Costa delle Miniere si potranno ammirare anche altre bellezze naturali oltre quelle già citate. Le famose miniere sono visitabili, ad esempio quella di Su Zufuru, ma anche quella di Buggerru chiamata Henry. Questa in particolare si affaccia direttamente sul mare.
La storia della Sardegna affonda le radici nell’antichità quindi è facile imbattersi in antichi reperti storici come l’antico tempio di Antas, un esempio di architettura punico-romana. I più avventurosi potranno tentare anche delle arrampicate sulle pareti nella zona di Punta Pilocca.
Lino Cianciotto ha talmente amato questa zona da aver tracciato un itinerario escursionistico da percorrere in cinque giorni. Va detto che come sottolinea anche il sindaco Corrias, il territorio non è semplice, le strade non sono comodissime, pertanto è un’esperienza che potrebbe non essere adatta a tutti.
In ogni caso la prima tappa inizia da Capoaltano per arrivare a Plagemesu. La seconda da Plagemesu a Masua. Questo tratto è definito “dei cinque faraglioni”, il più bello sicuramente il Pan di Zucchero. Si prosegue poi da Masua fino a Cala Domestica, e poi da qui fino a Portixeddu. Questo tratto permette in particolare di vedere da vicino diverse specie botaniche ed è molto suggestivo per la presenza di diversi punti panoramici con vista sia sulle rocce calcaree che sulle dune sabbiose.
L’ultimo tratto, quello che vanta una delle viste migliori sul bel mare è quello che percorre Portixeddu fino a Piscinas, un percorso lungo le scogliere e le calette, ma anche la zona più ricca di siti di interesse archeologico.