Palau o Belau non è una meta gettonata per chi cerca il mare e le immersioni. Ed è un vero peccato: ecco cosa ti stai perdendo.
In una area del mondo cosparsa di isole e isolette, tra Australia e Giappone si trova anche lo Stato di Palau. Un Paese che è diventato indipendente solo dal 1994 con un clima tropicale e una temperatura media che si aggira sempre intorno ai 27°. Un piccolo grande paradiso per gli amanti delle immersioni. Eppure non sembra essere ancora finito come si deve sulle mappe turistiche ufficiali. Ecco perché abbiamo deciso di parlartene.
Conoscere Palau, uno Stato giovanissimo
Abbiamo accennato al fatto che lo Stato di Palau si trova in mezzo all’Oceano Pacifico. La sua posizione lo mette in traiettoria ogni anno di importanti precipitazioni che in alcune parti dell’anno possono quindi rendere la vita un po’ più complicata. Il periodo migliore per visitare questo angolo di mondo è quindi la stagione asciutta.
Quella che va da dicembre fino ad aprile. Tieni però presente che è anche la stagione in cui i prezzi sono più alti e in cui c’è ovviamente anche più folla. Non ci sono veri e propri tifoni e quindi, in teoria, Palau è visitabile e godibile anche nella stagione delle piogge, anche se potrebbe essere tutto molto umido. Una nota importante: l’arcipelago non è dotato di grandi strutture alberghiere. Sono però presenti molte piccole pensioni insieme a qualche resort. I prezzi variano dai 60 dollari fino ai 200 dollari a notte. Deciso quando vuoi partire vediamo cosa ti aspetta al tuo arrivo.
Cosa fare e cosa vedere nell’arcipelago
Lo Stato di Palau non è molto grande ma è uno dei più interessanti di tutta la Micronesia. Tra i luoghi assolutamente da non perdere le cascate Ngardmau, da raggiungere con una scarpinata di 217 metri ma con una vista impossibile da dimenticare. Un altro luogo che devi assolutamente vedere sono le Rock Islands.
Un piccolo arcipelago che si trova nell’area meridionale della laguna dello Stato di Palau. Per visitare questo arcipelago si organizzano moltissime escursioni in barca complete anche di esperienza di snorkeling. La bellezza di quest’area del mondo ha permesso di inserirla anche tra i siti patrimonio mondiale UNESCO.
Nel passato più recente, Palau mostra resti di moltissime postazioni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Tra i luoghi più impressionanti Kaigun sho, centro di comunicazione dei Giapponesi. Questa postazione è stata ripetutamente colpita e porta ancora addosso i segni dei colpi. Nell’area circostante si possono individuare i resti di un carro armato e di pezzi di artiglieria anti aerea.
Il santuario degli squali
Palau, nonostante sia uno Stato estremamente giovane, è stato il primo a creare un vero e proprio santuario degli squali nel 2009. E non potrebbe essere altrimenti dato che in questa area si trovano 17 specie di squali diversi che convivono, nelle aree della barriera corallina, con una quantità impressionante di altre specie marine.