Aumenta la richiesta per il turismo enogastronomico. I viaggiatori sembrano sempre più affascinati dai luoghi di realizzazione di prodotti tra i quali vini e olii. In questa ricerca di mete nelle quali entrare in relazione diretta con il processo creativo, per assistere alla produzione di alimenti che sono diventati iconici per il nostro Paese, tra le principali richieste ci sono i caseifici.
Per qualcuno viene ancora considerato un alimento da consumare a fine pasto per ‘pulirsi’ la bocca (togliere cioè i sapori dei cibi degustati durante il pranzo), per altri uno dei principali cibi sempre presenti sulle tavole, il formaggio ha un ruolo importante nell’alimentazione italiana e i dati racconti nell’ultimo Rapporto sul Turismo che certificano come il 74 per cento di viaggiatori ha scelto il turismo enogastronomico, lo scorso anno, il 30 per cento ha optato per caseifici.
La cultura di un popolo passa anche attraverso la tavola
Con l’idea probabilmente che la cultura di un popolo non passa solo attraverso musei e luoghi storici gli italiani sembrano sempre più propensi a scegliere tour nei quali scoprire percorsi enogastronomici. D’altro canto da come si sta a tavola si impara molto di un popolo… E scoprire qual è l’iter di produzione e le tradizioni che sono dietro alla realizzazione di alimenti non solo incuriosisce, soddisfa anche il desiderio di conoscere in maniera più veritiera località e suoi abitanti.
Aziende agricole e caseifici assumono un ruolo sempre più di rilievo nel turismo enogastronomico
In questo trend che sembra destinato a crescere, le aziende agricole e i caseifici calamitano sempre più l’attenzione dei viaggiatori. L’interesse per la produzione dei formaggi sta aumentando vertiginosamente, arrivando a raggiungere quali il livello del vino che ancora ha un ruolo di predominio, visto che il 34 per cento dei viaggiatori sceglie di visitare cantine.
Il settore si sta adeguando offrendo oltre a tour anche spazi di accoglienza
Questo aumento è stato accolto con soddisfazione dai rappresentanti del settore che, oggi, non concepiscono più i locali di lavorazione come semplici spazi produttivi, ma li adeguano alla richiesta turistica per accogliere i visitatori incuriositi dalla manodopera che si nasconde dietro la produzione dei prodotti caseari. Un percorso di accoglienza che si propone di mostrare i ‘segreti’ per la reazione dei vari formaggi, ma che a conclusione offre anche una degustazione.
Quest’anno è previsto il ‘Caseificio Open day’
Una crescita che promette di continuare anche nei prossimi anni, seppure già in questo 2024 viene proposto il ‘Caseificio Open day’ programmato a metà settembre per soddisfare il bisogno di conoscenza degli appassionati. L’edizione di quest’anno si terrà il 21 e il 22 settembre e coinvolgerà varie regioni italiane. Un segnale importante per il settore che da questo interesse potrebbe trarre linfa vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo di allevamento di animali e trasformazione del latte.