Scoperta importante in un aeroporto italiano: ciò che trovano durante dei lavori urbani lascia a bocca aperta esperti e non. Si tratta di un ulteriore conferma che dimostra di come questa località fosse abitata dall’uomo sin da prima dell’arrivo dei romani.
Negli ultimi tempi la cittadina di Fano, la terza più popolosa delle Marche in provincia di Pesaro e Urbino, sta davvero sorprendendo gli archeologi. Nelle scorse ore infatti sono ritornate dal passato antichissimo di questa località alcune tracce risalenti all’epoca preistorica nei pressi dell’aeroporto. Vediamo nel dettaglio di cosa di tratta.
Scoperta importante in un aeroporto italiano: a Fano riaffiorano reperti del passato
Che Fano fosse una delle località tra le più ricche di storia delle Marche, lo sapevamo già. Non è un caso se è proprio qui che si trovano importantissime testimonianze del passato come l’Arco di Augusto, il teatro e l’anfiteatro risalente ai tempi della Roma Antica.
Una nuova scoperta, però, punta adesso i riflettori su reperti che sembrano essere ben più antichi di questi appena citati, appartenenti a epoche storiche lontanissime.
Trovati resti preistorici nei pressi dell’aeroporto
Il tutto ha avuto inizio con l’avvio di alcuni lavori volti alla creazione di una pista ciclabile nell’area in prossimità dell’aeroporto di Fano. É proprio durante i lavori che preziosi reperti archeologici hanno deciso di risalire in superficie e lasciare tutti a bocca aperta.
Nonostante questi piccoli frammenti preistorici non siano sufficienti per ricostruire la loro storia, gli esperti hanno già avanzato delle ipotesi circa la loro origine. Si pensa che possano provenire da un focolare un tempo qui presente. A confermare questa tesi sarebbe la presenza di altri oggetti d’uso giornaliero ritrovati in quello che ha tutta l’aria di essere un antico insediamento urbano.
I resti in questione potrebbero essere con tutta probabilità ciò che resta di alcuni pali di una capanna. Insieme a questi, gli esperti hanno ritrovato anche alcuni pezzi di ceramica e altri oggetti risalenti quasi sicuramente all’Età del Bronzo.
La prima di una lunga serie di scoperte
Tuttavia, non è la prima volta che Fano faccia parlare di sé per la gioia di tutti gli archeologi e appassionati. Qualche tempo fa infatti, sempre a seguito di alcuni lavori volti alla ristrutturazione di un palazzo nel cuore del centro storico, sono venuti fuori resti di un antico edificio pubblico.
In quella circostanza, gli esperti hanno ipotizzato che si trattasse proprio della famosa Basilica di Vitruvio descritta dall’omonimo autore nel trattato De Architectura del I secolo avanti Cristo.
Allora, gli archeologi avevano scoperto un edificio dai pregiati marmi verde cipollino e pavonazzetto, provenienti con tutta probabilità dalla Turchia. Nello stesso sito, poi, i ricercatori hanno rinvenuto anche resti di focolari e frammenti di ceramica del XIV secolo.
L’ipotesi che possa trattarsi della famosa Basilica di Vitruvio è sostenuta dal fatto che il sito archeologico si trovi a poca distanza dell’antico forum fanese di cui l’autore fa cenno nel trattato. Inoltre, alcune caratteristiche dell’edificio riportate nell’opera sembrano combaciare alla perfezione con quelle della struttura ritrovata.
In ogni caso, non avendo ancora certezza assolute sull’origine del ritrovamento, l’area è ancora soggetta a studi e approfondimenti.
Quel che è certo è che tutti questi resti scoperti nel territorio della cittadina sembrerebbero confermare di come questo luogo fosse effettivamente abitato dall’uomo già dai tempi più remoti, prima dell’arrivo dei romani.