Ti è mai capitato di guardare un binario e di vedere passare treni senza passeggeri fantasma? Sono utilissimi: questo il motivo.
Se ti è mai capitato di passare vicino a dei binari del treno potresti avere intravisto carrozze vuote di quelli che in teoria dovrebbero essere treni passeggeri. Non sono treni fantasma che girano nel periodo di Halloween. Si tratta di mezzi che hanno un compito estremamente importante ed estremamente specifico.
Perché girano i treni fantasma?
La manutenzione della rete ferroviaria nazionale è qualcosa che si svolge 365 giorni l’anno. Il passaggio continuo di treni passeggeri e treni merci con carichi e velocità variabili genera continui piccoli cambiamenti alle infrastrutture e questi cambiamenti devono essere monitorati, in maniera tale che non si trasformino in situazioni di emergenza o, peggio, in incidenti.
Quando qualcosa non va, vengono poi fatti intervenire gli esperti che lavorano per riportare la situazione alla normalità. Ma come fanno i tecnici a sapere dove devono intervenire? La diagnostica avviene proprio attraverso questi treni fantasma che vengono sguinzagliati un po’ come degli investigatori lungo tutta la rete ferroviaria. Hanno lo scopo di scoprire per tempo quelli che possono essere i problemi per esempio alle rotaie, alle linee elettriche, ai sistemi di protezione e a quelli di connessione.
Il lavoro che questi mezzi, e del personale che su questi mezzi viaggia, è quindi estremamente importante per il mantenimento delle condizioni ottimali di viaggio che sperimentiamo come passeggeri. E, aspetto forse più affascinante ancora, Rete Ferroviaria Italiana ha approntato diversi modelli per, in un certo senso, mettere alla prova i binari nelle varie situazioni.
Una flotta di treni all’avanguardia
I vari treni che compongono la flotta della manutenzione preventiva di Rete Ferroviaria Italiana rientrano in quattro tipologie. C’è per esempio il modello chiamato Caronte 2. Si tratta di un automotore che ha lo scopo di mettere sotto stress i sistemi di terra e quelli di segnalamento. Il suo lavoro è quindi quello di verificare che tutti i segnali che devono aiutare il personale di terra e quello delle stazioni a viaggiare in sicurezza funzionino.
C’è poi il modello Archimede che è quello che viaggia raggiungendo una velocità massima di 200 km orari e che viene sguinzagliato su tutte le linee più importanti per testarle. Si chiama invece Aiace Ibrido il modello che viene impiegato per controllare le linee ad alta velocità. Questo treno infatti raggiunge i 300 km orari ed è quindi in grado di mettere sotto stress le linee dedicate ai treni veloci per scoprirne eventuali anomalie.
Da ultimo c’è il modello Aldebaran 2.0. Questa è una carrozza che ha lo scopo principale di controllare le telecomunicazioni e lo stato fisico dei binari. Nel futuro prossimo Rete Ferroviaria Italiana ha però intenzione di ammodernare anche la flotta dei suoi treni di diagnostica, aggiungendo un nuovo modello Aiace da accompagnare al modello Siamante 2.0 per le linee ad alta velocità, cui si aggiungono un totale di 20 nuovi assistenti: 15 autocarrelli per la diagnostica e 5 nuovi treni bimodali che potranno essere quindi impiegati per una diagnostica più completa sulle infrastrutture.