Sono tante le leggende metropolitane intorno a Disneyland e il suo mondo incantato: molte sono da sfatare, altre sono davvero particolari.
Disneyland è uno di quei posti dove si torna bambini in un batter d’occhio. Un luogo creato appositamente per essere incantato, trasmettere gioia, spensieratezza e divertimento. Tra le tante “leggende” che aleggiano intorno a Disneyland però ce ne sono alcune che negli anni hanno contribuito a creare un alone di mistero e a suscitare tanta curiosità su questo villaggio di principi, principesse e animali parlanti.
A Los Angeles alcuni parlano del fantasma di Walt Disney, spiriti e sensazioni sinistra in determinati giochi (come al “Cervino” o alla “Space Mountain”) e persino rituali all’interno delle attrazioni, come in Haunted Mansion dove sembra che le persone cospargano le ceneri dei defunti. Sembra infatti che sul web ci siano diverse teorie, alcune del tutto infondate, che aggiungono a Disneyland quel fascino che nel corso del tempo rende questo posto sempre speciale e magico. Eccone alcuni.
Pirati dei caraibi e…. Ossa vere?
Per gli amanti del brivido, sembra che al momento della realizzazione del parco a Los Angeles, nel 1967, gli ingegneri fecero difficoltà a realizzare l’ambientazione piratesca, tra vascelli, tesori e grotte, reperendo dei teschi veri. L’intenzione era conferire all’attrazione dei Pirati dei caraibi quanta più credibilità possibile, ma le risorse erano poche.
Così gli “Imagineers” di Disney World si rivolsero alla scuola medica di UCLA di Los Angeles per le ossa e gli scheletri da utilizzare nell’attrazione, poi sostituite da modelli artificiali estremamente convincenti. Quindi no, in “Pirati dei caraibi” non ci sono ossa umane o almeno a oggi non ci sono fonti che confermano questa versione.
Corridoi e cunicoli nascosti
Un’altra storia riguarda il “mondo nascosto” di Disneyland: non quella che attraversiamo dai colori pastello, ma una versione grigia e sotterranea. Sembra infatti che sia il parco a Parigi, sia quello a Orlando siano dotati di cunicoli sotterranei che permettono a forze dell’ordine, soccorsi, vip e soprattutto figuranti di aggirarsi a Disneyland in casi di necessità o per lavorare indisturbati.
Anche in questo caso si tratterebbe di “rumors”, tuttavia Vice nel 2011 intervistò un ex dipendente dei parchi Disney di Parigi e Orlando, il quale confermò la presenza nel sottoterra, per tutta la superficie del parco, di un reticolo di gallerie riservate ai dipendenti: i dipendenti Disney trascorrerebbero il 30% della loro giornata sottoterra. “Ricordo che il primo giorno ci hanno portato in giro per una visita guidata, e una volta sceso nel tunnel mi sono imbattuto in Cenerentola”, si legge a testimonianza, “Era senza parrucca, attaccata a una sigaretta, e si lamentava di quanto fosse stanca. Poco dopo l’ho ritrovata in superficie, sorridente e intenta a mettersi in posa per le foto”.
Gli odori “speciali” di Disneyland
C’è infine un ultimo pettegolezzo su Disneyland che riguarda i profumi e odori all’interno del parco. Il segreto è nei cosiddetti “Smellitizers”, dei diffusori piazzati in determinate aree del parco che diffondono profumi intensi che dovrebbero rilassare gli ospiti o indurli ad acquistare. Così, chi entra a Disneyland sarà sedotto dal forte odore di pop corn, per poi assaporare in altre aree un’atmosfera allo zucchero filato o, dentro l’Haunted House, l’odore di muffa per restituire la percezione che ci troviamo in una casa vecchia e infestata. Anche in questo caso si parlerebbe di più di “leggende metropolitane” che altro, ma le testimonianze in rete sono molto credibili e aggiungono a Disneyland quel tocco di mistero in più che ce lo fa apprezzare nel tempo.