Una nuova scoperta importantissima in termini archeologici emerge da un campo agricolo. Si tratta di un tesoro romano, ecco di che si tratta.
Continuano le strabilianti scoperte in ambito archeologico che ci raccontano ogni volta qualcosa in più della nostra storia, ovvero della storia romana. Questa volta si tratta di un tesoro che riaffiora nientemeno che da un campo agricolo, lasciando sbalorditi gli stessi esperti. Di che si tratta?
A far parlare di sé questa volta è nientemeno che un lingotto. Attenzione, non si tratta di un lingotto come lo immaginiamo noi, ma di un reperto in metallo dotato anche di una incisione. Un tesoro romano rinvenuto nientemeno che in un grazioso villaggio del Galles, dal nome Rossett, e appartenente alla contea di Wrexham.
Un ritrovamento reso particolarmente interessante per via di una epigrafe che pare menzioni Marcus Trebellius Maximus. Un personaggio molto interessante vissuto durante il regno dell’Imperatore Nerone e che fu un senatore piuttosto influente. Fu anche console sufetto, lavorando a stretto contatto con Seneca il Giovane, e nel 61 d.C., fece anche parte di una commissione che aveva il compito di esaminare i censimeenti della Gallia.
Tornando al lingotto però, l’epigrafe a lui dedicata suggerisce dunque che questo reperto possa risalire a 2000 anni fa. Un nuovo tassello importantissimo dunque che racconta qualcosa in più della presenza dei romani in quella che era chiamata Britannia.
Il rinvenimento in questo borgo medievale è avvenuto in un campo, dove si trovano i resti di una villa romana, dunque ipotesi molto accreditata è che le due cose possano essere collegate. Magari il lingotto era parte della costruzione della villa.
Attualmente il reperto è nelle mani di un museo locale per i dovuti accertamenti ed analisi. A rivelarlo è Hugh Jones del Comune di Wrexham che ha annunciato l’acquisizione del lingotto da parte del museo delal città. Verrà presto esposto al pubblico.
La scritta impressa sul repert sembra un documento di accompagnamento. Le prime stime degli esperti sembrano ipotizzare che sia stato utilizzato parzialmente perché non presenta segni o tagli che facciano pensare a dei tagli operati su questo oggetto.
In generale gli archeologi ritengono si tratta di un reperto molto importante che aiuta a capire qualcosa in più delle attività minerarie dei romani in territorio britannico. In passato ne sono stati trovati circa 100 in tutta la Britannia, tutti in piombo. E tutti realizzati da una galena, contenente argento. I romani lo utilizzavano in ambito architettonico soprattutto per le condutture dell’acqua.
Commenta l’esperta Susie White, che ancora non è dato sapere da dove provenga questo reperto nello specifico, ma che paragonandolo agli altri lingotti rinvenuti, si tende ad ipotizzare che fosse destinato all’Europa continentale, senza escludere la stessa Roma. In questa ottica si tratta di un ritrovamento importantissimo che ci dirà qualcosa in più di questo territorio e della sua storia.
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