Un terremoto in queste ore ha colpito il Giappone: il violento sisma ha raggiunto gli 8,9 gradi della scala Richter, provocando tsunami di 10 metri d’altezza lungo le coste, incendi e soprattutto vittime e dispersi.
Le scosse che hanno colpito il Giappone sono state due, probabilmente le più forti mai registrate nel Paese: i grattacieli della capitale Tokyo hanno ondeggiato sotto l’urto del sisma e molte persone in panico sono scese in strada tentando di trovare rifugio.
Come in tutti i casi di terremoti, purtroppo iniziano ad arrivare le prime notizie di vittime accertate, anche nella capitale, nonchè dispersi e feriti: i trasporti sono fermi, le scuole chiuse così come le centrali nucleari.
Il primo ministro giapponese ha creato una task force per prepararsi ad affrontare le terribili conseguenze del sisma.
A pochi giorni dal terremoto in Nuova Zelanda, un nuovo bilancio provvisorio in Giappone parla di 19 vittime in tutto il territorio colpito dal sisma e dallo tsunami: 10 delle vittime arrivano dalla prefettura di Iwate, sull’isola di Honshu.
Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la preoccupazione più grande al momento riguarda lo tsunami e la presenza costante di onde più alte di alcune isole. Per questo motivo, l’agenzia meteorologica e geologica giapponese ha invitato la popolazione a rimanere in punti alti.
Le preoccupazioni riguardano ora anche il Cile: gli studiosi stanno verificando in queste ore i possibili effetti del sisma giapponese sulle coste del Sud America. Secondo lo Tsunami Warning Pacific Center, un’onda anomala potrebbe colpire le coste del Cile entro le prossime 23 ore.