Surfista supplica aiuto ai bagnanti non appena si accorge di tutto

Un surfista in mezzo a tanti altri ma alle sue spalle c’è qualcosa di davvero pericoloso. E la tragedia non c’è stata per un soffio.

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Non si è accorto del pericolo (foto Frits de Bruyn ) – viaggi.nnaopress.it

Un incontro ravvicinato in cui, e questo forse è l’aspetto più sinistro, il protagonista umano non si è accorto di quanto sia stato effettivamente in pericolo fino a quando le immagini, scattate da un fotografo che si trovava per puro caso nelle vicinanze, non gli sono state mostrate e non sono diventate immediatamente virali. E che sia stata una esperienza davvero ai limiti lo dimostra anche che, nella stessa area in cui sono state scattate quelle foto, c’è poi stato effettivamente un incidente.

Surfista a bagno, ci sarà pericolo?

Le foto, e lo racconta lo stesso Frits de Bruyn che dalla Tasmania si trovava in Australia in vacanza, sono state il frutto di una situazione realmente casuale in cui tutto sarebbe potuto andare storto. La giornata era cominciata come qualunque altra giornata di mare, ricorda de Bruyn, e in acqua, ad Esperance, c’erano moltissime persone. Tanti surfisti e tanti bagnanti che semplicemente si stavano godendo il sole e il relax di questa giornata di settembre. All’improvviso sirene e grida e persone che fuggono dall’acqua.

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Una foto da cardiopalma (foto Frits de Bruyn ) – viaggi.nnaopress.it

Qualcuno aveva infatti visto un’ombra grigia scura muoversi troppo vicino alla zona in cui le persone si stavano rilassando. Nel fuggi fuggi generale un surfista ha però deciso di rimanere in acqua. Andy Johnston, questo il nome del surfista, ha poi raccontato alle testate locali di non essersi in realtà reso conto di quanto fosse pericolosa la situazione in cui si stava trovando e di non essersi reso conto neanche che lo squalo che gli nuotava intorno e che lo stava studiando era un esemplare di squalo bianco da oltre 3 metri.

È stato davvero surreale e memorabile” queste sono le parole utilizzate da de Bruyn per descrivere quello che si è trovato nell’obiettivo della macchinetta fotografica. E, nonostante l’animale si sia avvicinato davvero molto al surfista, non è successo in realtà nulla.

Qualcuno non altrettanto fortunato

La storia di come Johnston non sia stato attaccato da uno squalo bianco da 3 metri è diventata virale ma sarebbe potuta andare molto diversamente e soprattutto sarebbe potuta andare molto peggio. Le foto sono infatti state scattate nel mese di settembre del 2014 e qualche settimana dopo, a ottobre, un altro surfista, Sean Pollard, si è trovato in una situazione molto simile ma stavolta l’animale non si è limitato a girare intorno al surfista ma lo ha effettivamente attaccato.

Pollard è riuscito a remare fino a riva sdraiandosi sulla sua tavola da surf ma purtroppo ha riportato l’amputazione di una mano e di un braccio all’altezza del gomito. A salvare Pollard un gruppetto di bagnanti che si trovava lì per puro caso. Tra questi una donna paramedico volontario sulle ambulanze.

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