Una scoperta senza precedenti, quanto accaduto ad un gruppo di studenti universitari durante un seminario. Ecco di che si tratta.
Una scoperta davvero molto interessante, ad opera di alcuni studenti. Si tratta di qualcosa di incredibile, rinvenuto addirittura nell’ambito di un seminario. Un oggetto davvero molto interessante che va ad aggiungersi alle altre numerose scoperte di questo anno. Il 2023 è stato infatti segnato da diversi interessanti rinvenimenti in ambito archeologico. Questa arriva direttamente dal Medioevo. Vediamo insieme di che si tratta.
Per raccontare questa incredibile vicenda dobbiamo viaggiare fino in Germania. Precisamente nella bella Marburgo. Sede di una famosa università. E non solo, perché qui si trovano diversi centri di ricerca. Ad esempio l’Istituto Max Planck. Può vantare inoltre del titolo di Città con status speciale.
Nelle scorse settimane l’Università di Phillips aveva organizzato un seminario di preistoria. Seguito anche da uno scavo didattico, molto frequentato da diversi studenti. Quello che i ragazzi hanno però rintracciato non proviene dalla Preistoria, bensì dal medioevo. Una scoperta senza precedenti che ha a che fare con una meridiana.
Sicuramente ne avrete sentito parlare come quadrante solare o orologio solare. In pratica uno strumento utile a rilevare e misure il tempo, in base alla posizione del sole. In generale si misura il tempo in base al passaggio del sole a mezzogiorno sull’oggetto.
Si tratta di oggetti che fanno parte della nostra storia sin dall’antichità, addirittura risalenti all’Antico Egitto. In seguito ne abbiamo notizia anche al tempo di Greci e Romani. Alcuni storici addirittura ne fanno risalire le prime costruzioni fino al periodo Neolitico.
Ancora oggi la scienza che si occupa delle meridiane si chiama gnomonica o sciaterica. Questo perché l’oggetto è chiamato anche gnomone, proiettando la sua ombra su di una superficie, indicando in questo modo l’ora solare.
La meridiana di Marburgo, pare essere di tipo medievale, fatta in legno e bronzo. Gli studenti l’hanno individuata nella zona medievale dove sorgeva un ex convento, dove oggi si trova appunto l’Università.
L’oggetto sembra essere di dimensioni ridotte, come una scatola di fiammiferi. Dai primi rilievi gli esperti hanno potuto già avanzare ipotesi sulla sua provenienza. Sembra appartenere ad un esponente di un ordine del tardo medioevo.
Si tratta dei Fratelli della Vita Comune. Un ordine religioso appartenente alla chiesa cattolica. A fondarli ci pensò il predicatore Geert Groote, un olandese del 1300. Non dei veri e propri sacerdoti, più dei predicatori. Chi apparteneva a questa comunità infatti non prendeva i voti. Però faceva una sorta di voto per condurre una vita semplice. Preghiera, lavoro, studio del latino e suo relativo insegnamento. L’abbandono dei vizi della vita mortale, si spogliavano dei loro beni come se fossero appunto dei preti, ma in maniera laica.
A quanto pare i Fratelli della Vita Comune vissero nell’edificio dove sorgeva il Monastero almeno fino al 1527. Dopo quell’anno tutta l’area venne riconvertita dove ora sorge l’intero complesso dell’ateneo. Secondo gli esperti che conducono il seminario ed il relativo scavo, ora si indagherà anche nella zona della cinta muraria del convento, realizzata negli anni tra il 1234 ed il 1235. Una cinta nata probabilmente a scopo difensivo.
Si tratta di una scoperta senza precedenti che aiuta a capire qualcosa in più su quanto all’epoca le persone fossero erudite nel campo di matematica ed astronomia. Secondo il professor Felix Teichner, responsabile del seminario nel Dipartimento di Storia e Studi Culturali dell’Università Philipps, questo è un oggetto molto raro.
Sicuramente il primo rilevato nella zona dell’Assia. Al mondo ne sono stati ritrovati davvero pochi esemplari. Intanto questa meridiana qui è stata confrontata con una simile che si trova attualmente custodita in un ministero svizzero, e ritrovata diverso tempo fa.
Le ricerche proseguiranno perché Marburgo è una città che sicuramente può regalare ancora molto. In antichità infatti era un importante sede di pellegrinaggio per i cristiani. Si trovavano qui le reliquie di Santa Elisabetta. Ad oggi è famosa anche per la sua vivacità quotidiana. Si tratta di un centro frequentato per via dell’università, da moltissimi giovani. Val la pena visitarne il centro storico e soprattutto il suo castello, che si trova nella città vecchia. Una fortificazione del XII secolo, che conserva diverse sale ed una bellissima cappella. Ed a proposito di edifici religiosi, come non citare la chiesa di Santa Elisabetta. Al suo interno custodisce un mausoleo, una statua ed il reliquiario della santa omonima.
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