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Negli Stati Uniti d’America, nella città di Detroit, il fotografo Gregory Holm insieme all’architetto Matthew Radune ha ricoperto di ghiaccio una casa abbandonata: il progetto unisce arte e architettura in un’idea estremamente originale e scenografica.
La casa di ghiaccio, the Ice House, si trova a Detroit al 3920 McClellan nell’east side. Un’idea che diventa progetto per operare un’azione d’arte sul tessuto urbano e agire sugli spazi abbandonati re-inventandoli e mettendo in scena il quotidiano in un ibrido tra fotografia e arte contemporanea.
Con il clima rigido della zona, l’acqua spruzzata sull’abitazione si è immediatamente ghiacciata. Gregory Holm, fotografo, insieme all’architetto Matthew Radune trasforma un’idea interessante in un progetto di arte urbana e dopo aver tenuto il segreto per settimana, ha presentato alla città la sua opera.
Il ghiaccio ricopre la vecchia casa abbandonata dal tetto ai gradini dell’ingresso, annidandosi tra finestre e infissi, trasformandola in una scenografia surreale.
Oggi l’idea sta diventando un vero e proprio progetto urbano, per puntare l’attenzione sulle case abbandonate di alcune aree di Detroit, rimaste disabitate talvolta per l’impossibilità di riscatto dell’ipoteca, dimenticate all’incuria del tempo.
La casa di ghiaccio diventa il simbolo della paralisi di una vita da abbandonare: si riuscirà davvero a raggiungere questo intento?