L’Antartide sta, un poco alla volta, scomparendo, gli scienziati sono impegnati a misurare la velocità con la quale il ghiaccio si scioglie.
L’Antartide, probabilmente, un giorno non ci sarà più. Gli scienziati stanno misurando la velocità con la quale il ghiaccio si sta sciogliendo. In particolare è il ghiacciaio Pine Island che si sta ritirando piuttosto rapidamente.
Questo contribuisce all’innalzamento globale del livello del mare e lo fa molto più velocemente di qualsiasi altro ghiacciaio. La situazione, secondo gli scienziati, è piuttosto preoccupante.
La scomparsa di questa regione porterebbe i mari ad alzarsi di diversi metri. Un fenomeno che si era già presentato in passato. Il mare aveva già subìto un innalzamento di un paio di centimetri forse, proprio per il fatto che i ghiacciai stavano perdendo massa ad un ritmo sostenuto.
Il ghiacciaio, in questo modo, perde massa e raggiunge un nuovo stato. E’ un meccanismo che, nel momento in cui ha avuto inizio, non è più possibile fermare. Gli studiosi hanno osservato che le acque al di sotto dei ghiacciai sono più calde.
Un fenomeno che si ripete
Nel momento in cui queste acque entrano in contatto con la parte galleggiante più bassa del ghiacciaio, provoca lo scioglimento di quella parte. E’ un fenomeno che si è già visto intorno agli anni ’40 del ‘900.
El Niño portò ad un’anomalia climatica proprio in questa zona dell’Antartide, e diede inizio ad un cambiamento delle condizioni dell’Oceano, anche se temporanee. Altri studi eseguiti nei mesi scorsi hanno portato allo stesso risultato.
La crescita delle acque dei mari, anche se possono sembrare impercettibili, potrebbero essere sufficienti, in alcuni casi, a far scomparire, addirittura, alcune isole. Oramai lo scioglimento del ghiacciaio è arrivato ad un punto di non ritorno.
A questo punto ritornare a studiare il passato potrebbe aiutare a comprendere meglio che cosa sta succedendo. In uno studio condotto un paio di anni fa un gruppo di scienziati aveva utilizzato un drone sottomarino per mappare il fondale.
Erano scesi ad una profondità di 900 metri sotto il livello del mare e a una distanza di 56 chilometri dal ghiacciaio Thwaites in Antartide. Le scansioni avevano mostrato una serie di creste che si erano formate a causa delle correnti.
Studiare il passato
Questo aveva permesso di comprendere dove il ghiacciaio aveva toccato il fondale. I dati raccolti sono stati molto importanti ed hanno permesso di dedurre che, in passato, il ghiacciaio si era ritirato ad una velocità nettamente superiore rispetto a quella del presente.
Non si sono ancora comprese le cause, e nemmeno il periodo esatto in cui si è verificato il fenomeno. Potrebbe, infatti, trattarsi di un centinaio di anni fa, come di qualche secolo. Un fenomeno, quindi, che potrebbe avere diverse spiegazioni ancora da comprendere.