Sparare ghiaccio nello spazio? Perché non è così surreale come idea

Ghiaccio nello spazio, potrebbe essere la soluzione che in molti stanno cercando per mitigare gli effetti del cambiamento del clima.

Pianeta Terra
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In questo ultimo periodo la preoccupazione principale per molti è data dagli effetti che i cambiamenti del clima potrebbero portare al nostro Pianeta Terra. I piani ancora in fase di studio sono diversi ed hanno tutti l’obiettivo di portare un qualche miglioramento alla situazione attuale.

Una delle ultime proposte è stata presentata dalla NASA. Alcuni studi hanno portato i ricercatori ad ipotizzare un rimedio non definitivo, ma che potrebbe essere di aiuto. Si è pensato di raffreddare artificialmente la Terra sparando una grande quantità di ghiaccio nell’atmosfera.

Verranno inviati degli aerei a 17.000 metri di altezza, ben 6.000 metri in più degli aerei commerciali, i quali, una volta raggiunta la quota, spruzzeranno particelle di ghiaccio nella parte superiore dell’atmosfera. L’acqua presente dovrebbe congelarsi immediatamente.

Ghiaccio nello spazio per arginare il problema del cambiamento climatico raffreddando l’atmosfera

E dovrebbe, poi, ricadere sulla Terra e rimuovere il vapore acqueo in eccesso e disidratare la stratosfera, punto in cui l’acqua si trasforma in gas serra, il quale, intrappolando il calore, porta all’innalzamento delle temperature sulla Terra.

Si tratterebbe, di fatto, di disidratare l’atmosfera. Il ghiaccio verrebbe introdotto a livello della stratosfera. E’ qui, infatti, che l’aria sale in maniera lenta e porat con sè il vapore acqueo. Ed è questo, secondo gli studiosi della NASA, il gas serra presente in maniera predominante sul nostro Pianeta.

Ed è anche il responsabile principale dell’effeto serra. Questo nuovo piano è nato dalla collaborazione della NASA con la National Oceanic and Atmospheric Administration, NOAA. In realtà non si tratta di una soluzione, quanto piuttosto di un’alternativa per guadagnare tempo prezioso in attesa di tempi migliori.

Aerei in alta quota
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Un piano che non avrà un’attuazione immediata. Si tratta, infatti, di ciò che si potrebbe fare in futuro. Gli studiosi, al momento, non possono che identificare “le direzioni di ricerca”. Raffreddare l’atmosfera per 1/70, cioè, per la quantità di calore fornita dalla CO2 significherebbe dare un po’ di respiro al Pianeta.

“Agire sull’atmosfera potrebbe portare “una serie di problemi a cascata”

Non si è, però, a conoscenza degli eventuali effetti collaterali. Il dottor Schwarz, fisico del NOAA, ha sottolineato che questa emissione di ghiaccio nella stratosfera rappresenta solo una toppa. Il problema che si ha di fronte ha proporzioni ed effetti negativi importanti e andrebbe risolto in tempi brevi.

Il dottor Andrew Weaver, scienziato climatico dell’Università di Victoria, che, però, non ha partecipato allo studio, è di un’altra idea. Ha aggiunto che agire sull’atmosfera potrebbe portare “una serie di problemi a cascata”. E’ necessario, invece, cambiare radicalmente il proprio stile di vita diminuendo drasticamente le emissioni di anidride carbonica.

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