Sono 45 le specie aliene che vivono nelle acque del lago di Garda

Sono 45 le specie aliene che abitano le acque del Lago di Garda e che minacciano la biodiversità del luogo, vanno tenute monitorate.

Lago di Garda
Lago di Garda-viaggi.nanopress.it

Sono 45 le specie non autoctone che nuotano tra le acque del lago di Garda. Gli esperti hanno mostrato delle preoccupazioni, in quanto potrebbero mettere in pericolo la biodiversità dell’ecosistema lacustre. Le specie aliene, o alloctone, o esotiche, sono arrivate nel lago negli anni.

Alcune di queste arrivano da posti molto lontani che, con il tempo, si sono adeguate e sono riuscite a moltiplicarsi. Va detto che, fortunatamente, non tutte le specie aliene sono pericolose. Alcune riescono a naturalizzarsi senza alterare l’ecosistema in cui vivono.

Le acque del Lago di Garda sono monitorate da molto tempo da molte agenzie e fondazioni come le Agenzie per l’Ambiente e la Fondazione Edmund Mach in Trentino. E, per il momento sono 45 le specie che, ad oggi, sono state ritrovate.

La Fondazione sta lavorando già dal 2008 e, nello specifico, sta monitorando una classe di molluschi, i gasteropodi in alcuni punti del lago. Le Agenzie e la Fondazione hanno prodotto un elenco che viene aggiornato ogni 13 anni.

Le specie aliene

Nel 2011 le ricercatrici avevano rilevato 37 specie non autoctone, e, nel 2017, erano salite a 42 per arrivare a 45 ai giorni nostri. Le specie rilevate ultimamente sono tre: la Corbicula largelliertii, la Corbicula leana e la Dreissena bugensis.

Le specie aliene, anche se non sono sempre dannose, con il tempo lo possono diventare. Stabilizzandosi nel nuovo habitat, si diffondono. Quando il numero è troppo elevato, però, la situazione può degenerare.

Ed è stabilito, oramai, che queste nuove specie sono una delle cause principali che minacciano la biodiversità dei luoghi. E i luoghi dove sta succedendo in modo più preoccupante sono proprio i laghi, i fiumi e i mari. Il Lago di Garda, in particolare, sembra essere tra i preferiti di queste specie invasive. 

Corbicula leana
Corbicula leana-viaggi.nanopress.it

Intanto, per tenere sotto controllo la situazione, le istituzioni hanno deciso di intervenire. Lombardia, Veneto e Trentino si sono unite per cercare di contenere il proliferare di questi animali. Una situazione che, purtroppo, sembra stia peggiorando.

Sanificazione

Per il momento si tratta solo di una proposta di legge che, però, è già stata recepita dalla Regione Veneto. La richiesta è quella di rendere obbligatoria la sanificazione delle carene e dei motori delle barche. Sono molte, infatti, le imbarcazioni che ogni anno arrivano nei porticcioli presenti lungo le coste del Garda.

E, del resto, sembra molto probabile che queste specie arrivino proprio con le barche, visto che il lago non ha immissari. Le barche verranno sanificate con una idropulitrice e un getto di acqua a temperature elevate. Non verranno utilizzati detergenti chimici e i residui non verranno scaricati nel lago.

Impostazioni privacy