Il 19 gennaio un gigantesco sinkhole (voragine naturale) è apparso in Russia, nella repubblica del Daghestan, per la precisione tra i villaggi di Gurbuki e Karabudakhkent sul mar Caspio.
Il fenomeno è avvenuto in aperta campagna, per cui non ci sono stati morti o feriti, ma il posto è diventato una meta di pellegrinaggio per la gente del luogo, incredula di fronte ad un fatto del tutto inspiegabile. I sinkhole, in realtà, stanno diventando sempre più frequenti in diverse parti del pianeta: famosa, ad esempio, è la voragine di Guatemala City, che si aprì nel 2010 dopo il passaggio della tempesta Agatha.
Il sinkhole non è ancora stata misurato, ma sembra piuttosto profondo. Le autorità ovviamente non sanno che pesci pigliare e non riescono a dare una spiegazione al fenomeno, che risulta assolutamente nuovo per questa regione.
D’altronde neanche gli scienziati sono venuti a capo di questo dilemma: stanno cercando di scoprirne le cause, ma senza molta fortuna. I più fantasiosi parlano addirittura di ufo e alieni per spiegare queste voragini gigantesche che sembrano collegarsi col centro della terra.
Il fenomeno riguarderebbe anche l’Italia. L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) ha pubblicato già da tempo una mappa nazionale delle zone a rischio sprofondamento. Le regioni maggiormente in pericolo sarebbero in ordine il Lazio, la Campania e l’Abruzzo.
GUARDA LA FOTO GALLERY DELLE PEGGIORI ALLUVIONI NEL MONDO
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…