Il video dell’alce che perde i suoi palchi sta emozionando il web: si tratta di un fenomeno naturale del tutto normale che si ripete ogni anno in inverno.
Un entusiasmante video sta facendo il giro del mondo proprio in queste ore. In Alaska una coppia ha per caso immortalato un alce nel momento in cui perde i suoi palchi.
La registrazione, avvenuta grazie a una videocamera installata sulla porta della loro abitazione, è stata diffusa in rete con lo scopo di condividere con più persone possibili questo straordinario evento, difficile da ammirare per l’essere umano.
Le telecamere di Tyra e Chance Bogert hanno ripreso un alce avvicinarsi alla porta di casa. Fin qui niente di strano o emozionante se non che nel video a un certo punto l’animale perde i suoi palchi.
Un movimento di testa, uno schiocco ed ecco che quelle che vengono spesso chiamate grandi corna si staccano e cadono per terra, sul soffice manto nevoso.
Gli alci, come i cervi o i caribù, perdono i loro palchi a metà inverno, a conclusione del ciclo riproduttivo. Tra dicembre e febbraio le corna si staccano dal cranio, quando la crescita dell’osso che le mantiene attaccate alla testa viene alterata e indebolita dagli ormoni dell’animale.
Alla base dell’attaccatura quindi rimane una ferita aperta che si risanerà nell’arco di qualche giorno. Solo dopo un paio di settimane inizieranno a riformarsi le nuove corna le quali costituiscono a tutti gli effetti un vero e proprio organo degli alci. Contengono infatti vasi sanguigni, capillari e nervi che ne stimolano la crescita.
Nella fase di crescita, l’alce sta particolarmente attento alle sue nuove corna, ancora gonfie di sangue, morbide e delicate. Sulla rapidità di crescita incide molto l’alimentazione. Se l’alce ha una dieta ricca e abbondante, i palchi possono crescere di ben mezzo chilo al giorno.
La perdita delle corna è quindi un meccanismo naturale che consente all’animale di perdere fino a 27 kg e di conseguenza immagazzinare maggiore energia per affrontare l’inverno.
Spesso i palchi degli alci e degli altri animali vengono utilizzati in modo improprio come decorazioni e venduti in cambio di grosse somme di denaro. Tuttavia raccoglierli in alcuni luoghi è vietato.
In Colorado, per esempio, nel 2018 la legge ha introdotto una norma che ne vieta la raccolta dal 1° gennaio al 30 aprile di ogni anno. Ma perché esistono questi divieti?
Il periodo in cui gli animali perdono le loro preziose appendici è piuttosto stressante e delicato. Gli animali sono più deboli e sono costretti a raccogliere più energia possibile e a dosarla bene fino a quando non saranno ritornati nel pieno delle loro forze.
Entrare nel loro territorio quindi potrebbe significare sottoporli a ulteriore stress e a uno spreco di energie che utilizzerebbero per evitare gli esseri umani anziché per nutrirsi o per compiere azioni più utili alla loro sopravvivenza.
In Italia, purtroppo solo il Piemonte nel 1996 ha introdotto il divieto di raccogliere i palchi senza autorizzazione tra gennaio e marzo. Nel resto del Paese la raccolta è consentita e non regolamentata.
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