Questo serprente non ha per niente voglia di lasciare la sua preda, si tratta di una scimmia. Ma quello che succede poco dopo è incredibile.
I serpenti sono i rettili più pericolosi del pianeta Terra, ne esistono diverse specie alcune innocue anche per l’uomo, ma altrettante sono estremamente pericolose. Possiedono una lingua biforcuta, dalla quale inietta il veleno potentissimo alla sua preda. Altre capacità dei serpenti, può essere considerata quella che quando ha vicino a sé la preda, la attorciglia tutta su se stesso. Questo provoca soffocamento, ancora prima di iniettare il suo veleno.
La storia che andiamo a vedere oggi ha come protagonista un serpente che intrappola la sua preda in pochissimi secondi, si tratta di una scimmia. Ancora più inquietante però è quello che succede non molto tempo dopo. Ma andiamo a scoprire insieme cosa è successo, partendo proprio dall’inizio.
Dopo aver intrappolato la preda, succede questo
Un uomo residente in America, più precisamente nell’America Meridionale, ha la passione per i trekking e le lunghe passeggiate. Essendo libero dal suo lavoro decide di passare una giornata diversa. Prepara tutto il necessario per passare un’intera giornata fuori, e subito dopo la colazione sale in macchina e parte.
Non impiega molto tempo, anche perché partenendo presto da casa non ha beccato molto traffico, quindi in circa 40 minuti, lascia la sua auto nel parcheggio più vicino. Per entrare nella foresta deve fare un pezzo di strada a piedi. Non è nemmeno la prima volta che passa una giornata lì, l’importante è applicare alcune norme di sicurezza.
Appena riesce ad addentrarsi, resta ammagliato come se fosse la sua prima volta del paesaggio circostante. È ricco di verde, alberi e tantissimi animali. Riesce subito a vedere qualche uccello sugli alberi davanti a lui, e qualche scoiattolo. Ma oggi vuole arrivare vicino al fiume, per poter scattare qualche fotografia ad alcune specie che ancora non è riuscito a vedere.
Purtroppo per lui, però deve fermarsi un pò prima, infatti lungo il percorso che porta poi al fiume vede delle ombre in mezzo al percorso. Aspetta un momento prima di avvicinarsi, vuole prima capire di cosa si tratta. Però da lontano non riesce a distinguere gli animali, quindi si muove con cautela per non distrarli e puntare gli occhi su di lui. Si potrebbe trattare di qualche specie pericolosa.
Non appena è più vicino nota con chiarezza che si tratta di una scimmia, e proprio dietro di lei c’è un serpente. Per la precisione è un pitone di grossissime dimensioni. La scimmia in confronto a lui è piccola, probabilmente si tratta di un cucciolo, e nemmeno si rende conto che dietro di lei c’è una presenza.
La scimmia è alla ricerca di qualcosa da mangiare, e anche il pitone vuole solo attaccarla e mangiarla. Non fa nemmeno in tempo a dirlo che il pitone si fionda addosso alla scimmia, che poveretta non ha avuto il tempo né il modo di reagire e difendersi. L’uomo sta vedendo da molto vicino questa scena, mai vista prima d’ora.
Il pitone stringe in modo eccessivo la scimmia, attorcigliandola tutta intorno a sé, così da farle perdere i sensi. Successivamente avrebbe iniettato il veleno. L’uomo però non vuole che questo succeda, ha molta paura per la scimmia, vuole farla sopravvivere. Vede che non molto distante da loro c’è il resto del branco di scimmie, preoccupate per la loro compagna.
L’uomo si avvicina con cautele e prova a svincolare la scimmia dal pitone, sciogliendole il nodo iniziando dalla coda di quest’ultimo. Ma il pitone non si lascia intimorire nemmeno dall’uomo, e non ha assolutamente intenzione di mollare la sua presa. La scimmia lotta con tutte le sue forze, l’uomo continua a sciogliere le grinfie del pitone. E in un movimento di una manciata di secondi, in cui il pitone è distratto dalla presenza dell’uomo la scimmia si divincola e torna dal branco scappando.
Caratteristiche del pitone
Il pitone, subito dopo il boa è il secondo serpente più velenoso e pericoloso di tutta la foresta amazzonica. Appartiene alla famiglia delle anaconde e può arrivare anche ad una lunghezza di 8 metri. Le sue ghiandole velenose non sono molto affidabili, diciamo che il suo punto di grande forza è stringere a sé la propria preda, fino a farle perdere i sensi.
I suoi denti sono anche molto affilati, indispensabili per infliggere ferite mortali alle prede. Ma il loro punto di forza sono anche gli occhi, infatti di notte riescono anche a cacciare meglio, perché focalizzano meglio le prede. Quello che è successo nella storia di oggi è possibile che si tratta di un caso del destino, in cui entrambi cercavano del cibo e quindi delle prede. Il pitone infatti solitamente non caccia gli animali in branco, si è semplicemente imbattuto nella scimmia.