Sembra il Marocco, ma non lo è. Ci troviamo in Italia, in una regione che mai ti aspetteresti. Proprio qui è custodito lo storico Paese Azzurro, un borgo medievale tutto da scoprire.
Se Jodhpur è la città blu dell’India e Chefchaouen è quella del Marocco, anche in Italia devi sapere che esiste un paese tutto azzurro le cui origini sono avvolte tra realtà e leggenda.
Si trova in Puglia, a circa una ventina di chilometri da Bari, e spicca tra il bianco candido di tutti gli altri borghi tipici di questa regione.
Sembra il Marocco ma non lo è: benvenuto a Casamassima
A definirlo Paese Azzurro è stato il pittore Vittorio Viviani per via degli edifici blu nel cuore del paese.
Oggi, seppur di quel colore acceso e vibrante sia rimasto poco e solo in alcune zone (nei vicoletti interni al borgo e nei chiassi in particolare) vale la pena fare un salto tra le vie di Casamassima e scoprirne la sua particolare essenza.
Se ti stai chiedendo il motivo per cui le case di Casamassima siano blu, devi sapere che non c’entra nulla il fattore estetico. Se in Marocco le abitazioni sono di questo colore per allontanare le zanzare, qui in Puglia le motivazioni hanno a che fare con un fatto che sconvolse gran parte del Continente europeo nell’Ottocento.
In questo periodo, infatti, anche la Puglia fu colpita dall’epidemia di peste. Per disinfettare le case fu utilizzata, come nel caso di Ostuni per esempio, la calce bianca. A Casamassima, invece, la storia seguì una trama diversa.
Si dice che il signore della città, Michele Vazz, fece un voto alla Madonna affinché la peste potesse risparmiare il borgo e tutta la cittadina. Come dono quindi decide di tinteggiare le case di azzurro, il colore per antonomasia della Vergine Maria. Il voto sembrò funzionare tanto che Casamassima venne risparmiata dalla peste.
Esiste poi anche un’altra ipotesi volta a spiegare il colore delle abitazioni, anche se meno accreditata. L’azzurro potrebbe derivare secondo altri dal colore dell’acqua utilizzata dalle donne per lavare i panni nella quale erano solite mettere una polverina azzurra che fungeva da salva colore per gli indumenti.
Una volta finito di lavare il bucato, l’acqua sarebbe poi stata utilizzata anche per lavare le pareti che via via avrebbero preso il colore azzurro.
Cosa vedere a Casamassima
Se una volta arrivato a Casamassima non vedi sin da subito le tracce di blu e sei già deluso e spinto dalla voglia di andartene, fermati e cerca ancora. Stai solo guardando dalla parte sbagliata.
L’azzurro sulle pareti del borgo, infatti, nella sua parte esterna è davvero poco visibile a causa della calce degli edifici che lo ha praticamente coperto durate alcune ristrutturazioni.
La passeggiata nel centro storico ha inizio con il passaggio dalla Porta Orologio situata in Piazza Aldo Moro, simbolo della cittadina e principale ingresso.
Oltrepassando la porta ti imbatterai in diversi luoghi religiosi come la Chiesa Santa Croce del 1321 o il Monastero di Santa Chiara, fondato nel 1573 come orfanotrofio e trasformato in monastero delle Clarisse del 1660.
Tra gli altri edifici che meritano una visita ci sono poi anche la Chiesa del Purgatorio in stile tardo barocco, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, quella di Santa Maria del Soccorso e la Badia si San Lorenzo.
Oltre agli edifici religiosi si trovano anche quelli simbolo del potere feudale, come Palazzo Ducale noto come il Castello. Accanto a questo maniero del XII secolo, si trova poi anche l’Arco delle Ombre. Si tratta di un vicolo scarsamente illuminato che veniva attraversato con l’aiuto di un lume che creava spaventosi giochi di luce che intimorivano i bambini.
Addentrandoti nel cuore vero e proprio di Casamassima arriverai poi finalmente al Rione Scesciola, un vero e proprio labirinto di piccole vie affiancate dalle tipiche e umili case dei contadini di un tempo. É infine in via Paliodoro che troverai l’azzurro protagonista assoluto del paesaggio.
Quando visitare il paese blu
Visitare Casamassima è sempre una buona idea, specie se stai cercando una destinazione da raggiungere per un fine settimana. Tuttavia il borgo è teatro di tantissimi eventi e manifestazioni che prendono luogo in diversi periodi dell’anno. Potrebbero quindi rappresentare i momenti ideali per scoprire il luogo e le sue tradizioni.
Durante la prima domenica di Quaresima si svolge la Pentolaccia, una manifestazione volta a festeggiare il Carnevale.
A luglio, invece, il borgo organizza la sagra del vino e festeggia la Madonna del Carmine. Settembre è inoltre il mese del Santo Patrono, San Rocco, che viene festeggiato per tre giorni. Infine nel periodo natalizio viene allestito un presepe vivente nel cuore del borgo antico.