Un paesino di pietra affacciato sul mare: in questa regione italiana si trova un meraviglioso borgo marinaro che ha conservato la sua autenticità nel corso del tempo.
Nel profondo sud della nostra Penisola si trova un pittoresco borgo marinaro che si sviluppa completamente sul mare, nel punto in cui il Mediterraneo e lo Ionio si incontrano.
Questa piccola realtà fatta di pietra oggi è una delle mete più richieste del turismo in Sicilia Orientale.
I suoi meravigliosi scorci sono oramai diventati famosi in ogni dove, i suoi caratteristici ristorantini dalle sedie blu sono riconosciuti da praticamente chiunque. Avrai forse capito che il borgo marinaro di cui stiamo parlando è proprio Marzamemi.
A pochi chilometri di distanza da Pachino, la città famosa per i suoi squisiti pomodorini, e dalla capitale del barocco, Noto, il paesino di Marzamemi inizia la sua storia intorno all’anno mille quando in Sicilia arrivarono gli Arabi.
Si pensa che il suo nome derivi dall’arabo Marsà al hamen ovvero “baia delle Tortore”, per via del copioso passaggio di questi uccelli in primavera. Secondo altri, invece, l’appellativo deriverebbe invece dall’unione delle parole arabe marsa (porto, baia) e memi (piccolo).
Qualunque sia la sua etimologia, quel che è certo è che resistere al fascino di Marzamemi è letteralmente impossibile, tanto che persino Mick Jagger ha deciso di fare tappa qui durante il suo viaggio in Sicilia.
Ma cos’è che rende così bello questo piccolo borgo? Queste tappe da non perdere potrebbero essere la risposta.
Questa piazza, tra le più fotografate d’Italia, rappresenta il centro della vita di Marzamemi. La sua bellezza, data proprio dalla sua semplicità, è indicibile. Sul suo spiazzo si affacciano le due chiese del borgo dedicate a San Francesco da Paola.
La prima è la chiesa antica, costruita per volere del principe di Villadorata nei pressi della tonnara (per questo è anche conosciuta come chiesa della tonnara). Si tratta di un edificio sconsacrato la cui funzione religiosa è stata sostituita nel 1945 dalla costruzione della chiesa nuova.
Sulla Piazza si affaccia anche il Palazzo di Villadorata, la residenza principale del principe edificata intorno al 1752.
Le antiche casette dei pescatori che circondano la piazza oggi sono state trasformate in ristorantini e locali caratteristici che ogni anno in estate attirano migliaia e migliaia di turisti da tutto il mondo che giungono qui per scattare le loro foto ricordo e lasciarsi trasportare dai sapori e dai profumi di questa terra.
Sin dalle sue origini, il mare e tutto ciò che ne deriva hanno rappresentato il cuore dell’economia del borgo.
Il perno attorno al quale un tempo ruotava Marzamemi era infatti la sua vecchia tonnara di origine araba, acquistata nel corso del Seicento dalla nobile famiglia dei Villadorata.
Si tratta di una delle più antiche della Sicilia, seconda per importanza solo a quella dell’isola di Favignana. I porti che favorivano il commercio dei prodotti ittici di Marzamemi erano la Fossa e la Balata.
La Balata, in particolare, era in origine utilizzata per custodire le tipiche imbarcazioni dei tonnaroti. Oggi invece è il cuore della vita notturna estiva.
Nel corso del Novecento, infine, la tonnara è stata riadattata per la lavorazione e la produzione di tonno salato e sott’olio. Questo fino al 1969 quando, dopo mille vicissitudini, chiuse definitivamente.
Passeggiando per Marzamemi non è difficile scorgere all’orizzonte un altro dei simboli del borgo. Si tratta di un’isoletta non lontana dalla riva della spiaggia della Marinella, raggiungibile anche a nuoto, conosciuta come isolotto Brancati, nonostante il suo vero nome sia Isola Piccola.
L’isola, con la sua bella dimora, è di proprietà della famiglia Brancati. La storia di questo piccolo pezzo di terra in mezzo al mare risale ai tempi del principe di Villadorata. Costui aveva dato l’isola in concessione demaniale a un nobile di Noto che veniva qui a trascorrere la bella stagione.
In seguito al mancato rinnovo della concessione, l’isola passò poi nelle mani del dottor Raffaele Brancati che ne divenne proprietario a tutti gli effetti e che privatizzò l’isolotto.
Raffaele era il cugino dello scrittore e sceneggiatore Vitaliano Brancati il quale più volte venne ospitato proprio sull’isolotto.
Se decidi di vistare la Sicilia orientale, il paesino di Marzamemi è uno di quei borghi che non puoi non inserire tra le tappe del tuo viaggio.
É un luogo, seppur oggi molto turistico, nel quale potrai ancora trovare l’autenticità e la semplicità siciliana, un posto perfetto dove trascorrere giornate seguendo ritmi lenti e godendo di un’atmosfera particolarmente idilliaca e tranquilla.
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