Se lo vedi in acqua dovresti preoccuparti: ecco perché è una specie pericolosa

Il mostro della laguna di Venezia, una specie pericolosa che dovresti evitare. È allarme negli ultimi anni…

Specie pericolosa
Specie pericolosa (viaggi.nanopress.it)

Durante gli ultimi anni, la laguna di Venezia ha assistito ad un fenomeno allarmante, la proliferazione incontrollata di una specie pericolosa di mare, una specie aliena che minaccia l’ecosistema locale.

Questo organismo, scientificamente noto come Mnemiopsis leidyi, sta causando danni particolarmente significativi, tanto da meritarsi il soprannome di mostro della laguna.

La situazione è molto critica ed ha spinto scienziati, pescatori e le autorità locali a cercare una soluzione per cercare di contenere questa invasione.

Questa specie aliena, tecnicamente originaria dell’Atlantico occidentale, somiglia a delle meduse ma non possiedono il potere urticante.

Questi organismi gelatinosi, caratterizzati da un corpo trasparente ed ovale con otto file di ciglia per il movimento, tendono a brillare di una luce blu-verde grazie ad un fenomeno chiamato bioluminescenza.

Creano così uno spettacolo a dir poco affascinante ma al contempo ingannevole, dato che il loro impatto è distruttivo.

Questa specie pericolosa introdotta accidentalmente i nuovi habitat attraverso l’acqua di zavorra delle navi, ha trovato condizioni ideali per proliferare in diverse parti del mondo, inclusa la laguna di Venezia.

La presenza di questa specie in queste acque è stata registrata in modo significativo per la prima volta nel 2014, quando le prime segnalazioni hanno cominciato a destare allarme fra svariati esperti.

Il mostro della laguna di Venezia, allarme specie pericolosa

Le Mnemiopsis leidyi, conosciute come Noci di mare, è una specie aliena che minaccia l’ecosistema locale di Venezia.

Mnemiopsis leidyi
Mnemiopsis leidyi (viaggi.nanopress.it)

Questa specie è considerata tanto invasiva e pericolosa per svariati motivi. In primis per la sua capacità riproduttiva che è impressionante: un singolo individuo può arrivare a produrre fino a 10.000 uova al giorno se le condizioni sono favorevoli, permettendo alla popolazione di crescere in maniera esponenziale e in breve tempo.

Questo alto tasso di riproduzione, se unito alla mancanza di predatori naturali all’interno dei nuovi habitat, può rendere le noci di mare estremamente difficili da controllare.

La situazione a Venezia è particolarmente preoccupante a causa della delicatezza del suo ecosistema lagunare.

Le noci di mare, a causa della loro capacità di adattarsi a variazioni di temperatura e salinità, hanno trovato una ambiente ideale per la loro espansione proprio all’interno della laguna veneziana.

In questo modo portano ad una riduzione delle risorse ittiche locali e ad un potenziale squilibrio dell’ecologia con ripercussioni anche a lungo termine.

Noce di mare
Noce di mare (viaggi.nanopress.it)

Ogni specie aliena all’interno dei nostri mari altera gli equilibri e può causare grandi danni, proprio come nel caso della noce di mare che, consumando grandi quantità di zooplancton, favorisce la proliferazione delle alghe che possono causare fioriture algali nocive.

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