È stato pubblicato l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, sono 51 ed ecco quali.
I requisiti di queste 51 zone idonee per lo smaltimento dei rifiuti nucleari sono in linea con i parametri previsti dalla Guida Tecnica Isin, la guida, cioè, che decide le normative internazionali che devono seguire questo tipo di strutture.
La lista è pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’elenco è presente anche nella Carta nazionale delle aree idonee, Cnai. La carta è stata poi elaborata in collaborazione con Sogin, Società gestione impianti nucleari e Isin, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.
In questo elenco compaiono 51 zone possibili. E dal momento in cui la carta è stata pubblicata ci saranno 30 giorni di tempo per presentare le candidature di chi vorrà ospitare il deposito, sia da parte degli enti territoriali che delle strutture militari.
Anche gli enti locali non indicati nella carta possono presentare la propria candidatura. In questo caso devono chiedere alla Sogin di rivalutare il loro territorio. Questo significa che la lista delle zone è potenzialmente più lunga. Infatti, l’elenco non è ancora chiuso in modo definitivo.
Il comunicato è stato è stato presentato dal Mase attraverso una nota, nella quale si legge:
“Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, al fine di permettere lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività”.
I comuni che potranno presentare la propria candidatura appartengono a diverse regioni italiane. Tra la Basilicata e la Puglia, i comuni idonei individuati sono 15, mentre nel Lazio sono 21 e tutti in provincia di Viterbo. In Sardegna le zone in elenco sono 8, e per la maggior parte nel sud dell’isola.
In Sicilia le zone individuate sono solo 2 ed entrambe in provincia di Trapani. Per il nord Italia, l’unica regione che prevede zone idonee è il Piemonte, con 5 comuni e tutti in provincia di Alessandria. Per il momento tutte le altre regioni non sono state menzionate.
C’è, comunque, ancora tempo per aggiungerne di nuove. Questo dipenderà dalle richieste di quei comuni non menzionati, ma che vorranno presentare la propria candidatura.
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