Scoperta sensazionale legata all’antica Roma, effettuata in Campania, a Bacoli:. cosa è emerso dai fondali del mare.
Alcuni resti di antiche colonne romane sono venuti alla luce a Miseno, in Campania, a due passi dalla villa che è stata scoperta – di recente – e che potrebbe essere appartenuta addirittura a Plinio il Vecchio. Scopriamo, dunque, insieme come è stata effettuata questa importante scoperta e qual è il suo valore sul piano storico, archeologico e culturale.
Scoperta in Campania: venute alla luce varie colonne dell’antica Roma
A Miseno, in Campania, sono riaffiorate dal mare diverse colonne romane molto antiche. Una scoperta molto importante sul piano archeologico, culturale, storico, che si affianca – d’altronde – anche a quella effettuata qualche tempo fa relativa alla villa che – pare – sia appartenuta a Plinio il Vecchio.
A Bacoli, dunque, dove sorge Baia Sommersa, sono venuti alla luce questi importanti reperti archeologici, che, per l’appunto, possono essere collegati all’antica Roma.
A parlare di questa importante scoperta è stato Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, che ha pubblicato un post su Facebook nel quale ha parlato – dunque – delle colonne che sono state ritrovate negli ultimi giorni.
Come fa notare il primo cittadino, si tratta di reperti archeologici risalenti a 2000 anni fa, che sono state ritrovati nei pressi della Villa marittima appartenuta proprio al comandante Plinio il Vecchio. Una scoperta che ha lasciato davvero tutti senza parole e che avviene, nei fatti, come sottolinea lo stesso sindaco, “dove c’era uno dei più grandi stabilimenti balneari abusivi della Regione Campania“.
La decisione del sindaco di Bacoli
Visto che la scoperta fatta a Bacoli è così importante e permette di dare maggiore importanza al territorio, di cui spesso si parla per episodi che non riguarda la magnificenza che può caratterizzare i reperti storici che sono stati trovati proprio negli ultimi tempi, il sindaco Josi Gerardo Della Ragione, ha preso una importante decisione.
Come si legge, infatti, dal post pubblicato su Facebook dal primo cittadino, infatti, l’amministrazione comunale ha deciso di firmare un protocollo d’intesa con il supporto, nei fatti, della Soprintendenza Archeologica dell’Area Metropolitana di Napoli in modo da mostrare a mondo intero – come sottolinea Della Ragione – “l’enormità di beni archeologici che si trovano sul fondale di Casevecchie“.
L’obiettivo, come si comprende dalle parole del sindaco è chiaro: creare una sorta di “museo a cielo aperto“, nel quale tutti possono ammirare le bellezze e i reperti antichi che riaffiorano da un passato lontano ed affascinante che ha caratterizzato diverse zone d’Italia che hanno visto il passaggio dei Romani, tra cui – per l’appunto – c’è anche la Campania e, nello specifico, in tale caso, Bacoli.