Scoperta nuova piramide in Egitto nella necropoli di Saqqara: si tratta di una regina di cui non avevamo mai avuto notizie prima d’ora.
Dopo secoli dalla fine del regno dei faraoni, l’antico Egitto continua a svelarci i suoi tesori rimasti nascosti per moltissimo tempo sotto la sabbia.
A Saqqara, un altopiano sabbioso considerato dagli archeologi uno dei principali siti archeologici di Giza, i ricercatori hanno scavato fino a ritrovare una nuova piramide dedicata a una regina finora sconosciuta.
Scoperta nuova piramide in Egitto nella necropoli di Saqqara
A 32 chilometri dal Cairo, nella necropoli di Saqqara, gli archeologi egizi hanno scoperto una nuova piramide. Insieme a questa, circa 300 sarcofagi dipinti con tanto di nome e volti, centinaia di mummie e manufatti preziosi.
La nuova rivelazione ha coinvolto il team di ricercatori guidati dall’egittologo Zahi Hawass e ha lasciato gli esperti senza parole per la grande mole di reperti custoditi al suo interno, tra gallerie sotterranee intricate e interconnesse.
L’altopiano di Saqqara negli ultimi anni aveva parecchio interessato gli studiosi. Questa zona desertica infatti era un tempo utilizzata come area nella quale costruire grandi monumenti funebri.
In questa stessa area di recente i ricercatori avevano individuato un altro sotterraneo pieno zeppo di bare e mummie forse da identificare con alcuni dei più stretti consiglieri di Tutankhamon.
Inoltre, dall’inizio del 2022 fino ad oggi, ad essere state riportate alla luce sono state ben sei tombe. Di queste, cinque sono dipinte e una appartiene probabilmente a un antico dignitario. Insieme alle tombe, poi, vi è anche sarcofago da attribuire al tesoriere di Ramses II.
L’altopiano di Saqqara: la necropoli delle meraviglie
Gli archeologi hanno concentrato le loro campagne di scavo in una zona ben precisa, ovvero nei pressi della piramide di Teti (2350-2330 a.C.).
Costui fu il primo faraone delle VI dinastia egizia e regnò nel periodo in cui la civiltà dell’antico Egitto iniziò la sua fase di declino. Il motivo della localizzazione delle ricerche qui ha a che fare con la fama del faraone.
L’egittologo Zahi Hawass ha infatti dichiarato che Teti era molto apprezzato e venerato come fosse una divinità dal popolo. Tutti quindi desideravano essere seppelliti vicino a lui. Ecco perché i ricercatori hanno deciso di scavare in particolar modo in questa zona, nella speranza di trovare altri nuovi e importanti indizi.
Se in passato le tombe riportate alla luce nella necropoli di Saqqara erano risalenti all’Antico Regno (2700-2192 a.C.) e al Periodo Tardo (664-304 a.C.), i nuovi reperti sembrerebbero essere attribuibili al Nuovo Regno (1543-1078 a.C.).
Nei 22 pozzi sotterranei, collegati tra loro da diversi tunnel e profondi dai nove ai diciotto metri, gli archeologi hanno scoperto infatti 300 sepolture dell’epoca del Nuovo Regno.
Ogni sarcofago può essere considerato una vera e propria carta d’identità dal momento che ciascuno di questi presenta un volto dipinto sempre diverso che dà informazioni anche sul sesso del defunto contenuto all’interno. Inoltre ogni bara riporta anche il nome della persona alla quale appartiene.
Al loro interno, invece, le decorazioni rappresentano scene del Libro dei Morti, una raccolta di formule volte al raggiungimento della vita eterna.
Le mummie si presentano in ottimo stato di conservazione grazie al clima secco del deserto, ma anche alla straordinaria tecnica della mummificazione e alle protezioni e maschere che gli antichi egizi riservavano ai sarcofagi e alle stesse mummie.
Scoperta nuova piramide dedicata a una regina sconosciuta
Nei 22 sotterranei ritrovati, gli esperti hanno anche scoperto statuette funerarie dedicate alle divinità, gioielli, armi e moltissimi manufatti che saranno esposti nel Gran Museo Egizio di Giza nel 2023.
Tra gli oggetti più interessanti, spicca in particolar modo una specie di gioco da tavolo chiamato Senet nel quale le pedine sulla scacchiera si muovevano simulando il percorso del defunto nell’aldilà.
La rivelazione più importante, però, resta il ritrovamento di una piramide dedicata a una regina mai documentata prima d’ora. Si tratta di Neith, una sovrana di cui certamente sentiremo ancora parlare e di cui inizieremo a leggere sui nuovi libri di storia.