Scoperta nel cuore di una foresta una nuova specie: non accadeva da due decenni

Scoperta nel cuore della foresta due nuove specie e non accadeva da vent’anni. Ecco di quali si trattano.

Scoperta nuova specie
Scoperta nuova specie – viaggi.nanopress.it

Non tutti sanno che esistono degli animali che possono risultare tossici per l’uomo anche al suo tocco. E in particolare molti di questi si trovano all’interno di alcune zone che sono lontane dalle aree urbanizzate.

Tra le specie di animali più pericolosi dell’uomo, ci sono due rane che alla vista sono straordinarie ma possono essere letali in quanto nel loro organismo presentano la batracotossina, un alcaloide neurotossico estremamente potente presente nelle rane dorate e rane freccia.

La scoperta sensazionale fatta nella foresta della Nuova Guinea

Questa sostanza, è stata rinvenuta anche all’interno di due specie di uccelli che sono stati scoperti nella foresta della Papua Nuova Guinea. E tutti quanti sono rimasti sorpresi dal fatto che questi passeriformi possano essere nocivi per gli esseri umani.

Diversamente dagli anfibi, questi volatili, sono meno tossici ma altrettanto pericolosi. E sono stati scoperti da un gruppo di ricerca capitanato da scienziati danesi del Museo di Storia Naturale dell’Università di Copenhagen e della Danimarca. Che hanno collaborato a stretto contatto con il Centro di ricerca sugli animali della Nuova Guinea e di altri istituti. E coni colleghi tedeschi del Leibniz Institute for Natural Product Research and Infection Biology di Jena.

Scoperta nella foresta della Nuova Guinea: due specie di animali velenosi
Papua Nuova Guinea – viaggi.nanopress.it

I ricercatori, coordinati da Knud Jønsson e Kasun Bodawatta, due biologici esperti, si sono avventurati nella foresta della Nuova Guinea catturando alcuni uccelli del posto per poi analizzarli.

Tra questi, sono stati studiati il regent whistler e lo zufolatore nucarossiccia conosciuto anche come campanaro nucarossiccia e facendo delle indagini si sono accorti che queste due specie sono velenose per l’uomo.

La parola degli esperti

Il dottor Knud Jønsson ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dalla scoperta in quanto da oltre 20 anni non si era scoperta nessuna specie di uccelli velenosi e non si aspettava di trovarla in due specie così comuni in Nuova Guinea.

“La tossina è lo stesso tipo di quella che si trova nelle rane. È una neurotossina che, costringendo i canali del sodio nel tessuto muscolare scheletrico a rimanere aperti, può causare violente convulsioni e infine la morte”

Con queste parole, il dottor Bodawatta ha voluto specificare cosa comporta il contatto con la tossina che viene sviluppata diversamente dagli altri organismi, attraverso l’alimentazione.

Molto probabilmente, i volatili, così come le rane, si sono nutriti di coleottili, portatori della batracotossina, anche se questa rimane un’ipotesi da confermare, e si sono evoluti neutralizzandola e trasportandola nei tessuti e nelle piume.

Scoperta nella foresta della Nuova Guinea: due specie di animali velenosi
Uccelli velenosi – viaggi.nanopress.it

Questo processo, ha reso questi due uccelli velenosi in quanto il loro piumaggio provoca lacrimazione e fastidio a livello nasale. E gli abitanti del posto evitano di nutrirsi di questi uccelli proprio per i problemi che provocano una volta avvicinatosi ad essi.

Con il tempo, questi volatili, hanno incanalato al loro interno la tossina e invece di espellerla l’hanno resa parte integrante del loro corpo al fine di diventare a loro volta animali velenosi ma meno pericolosi delle rane che portano un arresto cardiaco.

Gli uccelli in questione, hanno subito una mutazione che sono risultate differente da quelle dei velenosissimi anfibi.

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