In Italia accade spesso di trovare reperti storici di grande importanza durante lavori e scavi. Ed è successo anche stavolta, a San Casciano dei Bagni (Siena), dove gli scavi stanno rivelando dei tesori inaspettati.
Scoperta in italia: strabilianti tesori provenienti dal Mediterraneo antico hanno rivisto la luce.
A Casciano dei Bagni ritrovato un tesoro “unico in Italia”
Siamo a Siena, precisamente nel piccolo borgo di San Casciano dei Bagni. Lì gli scavi archeologici hanno svelato la grande vasca di un antico complesso termale legato a un santuario romano che, prima ancora, era etrusco. Putti, monete, bronzi: gli archeologi che se ne stanno occupando sono strabiliati dai tesori che, ogni giorno, stanno ritornando alla luce.
È proprio così che, l’archeologo Jacopo Tabolli definisce le recenti scoperte di Casciano dei Bagni: un tesoro senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico. Gli scavi stanno restituendo, ogni giorno, straordinari ritrovamenti nel perimetro del santuario etrusco (e poi romano) appena ritrovato, come la grande ricchezza di offerte votive donate per onorare la sacralità del posto. Sono state ritrovate, infatti, oltre tremila monete di fresco conio, come ha riportato Giacomo Pardini, esperto di numismatica dell’Università di Salerno.
Secondo il suo illustre parere, tutte le monete ritrovate durante gli scavi sarebbero state immediatamente portate a San Casciano dei Bagni, non appena uscite dalla zecca di Roma. Gli studiosi hanno ipotizzato che questo posto fosse così importante da richiedere alla zecca il conio di monete in argento, bronzo e oricalco destinate proprio alle offerte dell’imperatore, per onorare gli dei che avrebbero vegliato sulla sua salute e su quella di chi visitava questo luogo sacro.
Degno di nota anche il ritrovamento del putto in bronzo, estratto dal fango e ancora in ottime condizioni; una statuina di fattura superiore con le sembianze di un bambino. Gli esperti lo hanno associato alla raffigurazione di Gesù bambino durante il Rinascimento toscano.
Il santuario di San Casciano dei Bagni
Ogni ritrovamento è fonte di stupore e meraviglia anche se, secondo Jacopo Tabolli, il più importante è un utero interamente in bronzo risalente al periodo tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’Impero romano. Un ritrovamento così importante perché altrettanto insolito: infatti, nei santuari dedicati alla fertilità era comune trovare delle rappresentazioni dell’utero in terracotta mentre, quelle realizzate in bronzo, sono davvero rare.
Il piccolo borgo nel comune di Siena ha sempre fondato la sua economia sulla presenza di acque termali; di fatti, la grande abbondanza di offerte votive risale ai tempi nei quali si credeva profondamente nella sacralità del luogo e nel potere curativo delle sue acque. Ciò che è stato ritrovato in questi giorni (gli scavi sono ancora in corso) è stato documentato da riprese dall’alto e fotografie che mostrano uno spettacolo davvero affascinante: vasche di ogni forma e dimensione, marmi, archi e strutture emerse dal fango che ci riportano indietro, in un tempo lontanissimo.
Studiosi e archeologi sono rimasti stupiti, oltre che dal ritrovamento in sé, dalle effettive dimensioni dell’antico santuario che, dopo gli etruschi, fu dei romani i quali lo resero monumentale. Di fronte a tutto questo, il ministro della Cultura Franceschini afferma che si tratta di una scoperta eccezionale, una conferma dell’importanza di questo scavo. Nel frattempo, Massimo Osanna, Direttore generale Musei presso il Ministero della cultura ha annunciato l’intenzione di creare un museo dedicato alle recenti scoperte di San Casciano dei Bagni:
“Lo apriremo in un palazzo cinquecentesco del grande centro storico per allestirlo con i reperti già scavati e quelli che arriveranno”.
Un’iniziativa fortemente voluta da Osanna e non solo, che darà l’opportunità a tutti i turisti della zona di ammirare tali ricchezze.