Nella foresta di Chernobyl, alcuni scienziati hanno fatto una scoperta che ha scioccato il mondo intero. Ecco quale.
Uno dei momenti più tragici nella storia dell’Unione Sovietica e di tutta quanta la popolazione mondiale è stato l’incidente nucleare che si è verificato a Chernobyl che ha causato molti danni.
Accaduto il 26 aprile del 1986 è ritenuto, insieme a quello di Fukushima del 2011, il disastro nucleare più grande del mondo portò alla distruzione della città di Pryp”jat’, adesso considerato un luogo fantasma.
Ecco cosa è stato scoperto nella foresta di Chernobyl
Per via dei problemi rilasciati dalle radiazioni che furono emesse dopo il disastro, si sono verificati degli episodi che hanno visto la nascita di malformazioni sia sugli umani che sulla flora e sulla fauna circostante.
Le conseguenze, arrivarono anche in altre parti del mondo, specie in Europa, come in Francia, Italia e Gran Bretagna. E questo fece provocare un grande allarme dal punto di vista sanitario.
Ancora oggi, ci sono delle persone che presentano alcuni problemi fisici dovuti dalle conseguenze delle particelle volatili che sono state emesse dopo lo scoppio della centrale nucleare.
Adesso, grandi aree intorno alla stazione nucleare sono diventate aree riservate e dopo tanti anni, gli scienziati hanno deciso di lanciare un progetto che possa far conoscere la fauna e la flora presente in questa zona desertica.
Secondo gli studiosi, gli umani hanno portato la scomparsa di alcune specie animali molto più di quanto abbia fatto l’incidente di Chernobyl, in quanto non sono stati osservati e tutelati come dovevano.
Lo studio da parte degli esperti
Negli ultimi 30 anni, la presenza di animali in questa zona sono aumentati. E questo fa significare che le radiazioni, hanno si colpito gran parte della fauna. Ma molte specie selvatiche sono sopravvissute e hanno continuato a bazzicare intorno alla centrale.
Nella zona dell’Ucraina, lo scorso anno sono state installate 42 telecamere che hanno rivelato la presenza di un gran numero di cinghiali, caprioli, lupi e volpi. E anche altri animali che da tempo non apparivano in questo luogo.
Dalle riprese, si è vista la presenza della lince europea e dell’orso bruno. E secondo il professor Jim Smith, dell’Università di Portsmouth, l’incidente ha causato la creazione di una riserva naturale.
“Non voglio dire che le radiazioni sono state positive. Ma la mancanza di presenza umana ha permesso alla popolazione di alcuni animali di poter aumentare. E nella zona di Chernobyl si è riusciti a fotografare, persino, bisonti e cavalli di Przewalski. A volte l’umano può essere una presenza peggiore rispetto la contaminazione radioattiva.”
Con queste parole, il professore ha sconvolto tutto il mondo. Ma la sua scoperta vuole far comprendere che, non sono solo disastri di questo genere a provocare l’estinzione di alcuni animali.
Al contrario, si è verificato che negli ultimi anni, la scomparsa di alcuni generi di esemplari della fauna mondiale è dovuto all’intervento dell’uomo. Che ha accelerato il processo di estinzione rispetto a come sarebbe avvenuto in modo naturale e si sta cercando un modo per limitare questo processo.