[fotoda nome=”AP/LaPresse”]
Volete sapere le date di San Firmino 2012 a Pamplona, la corsa dei tori più famosa del mondo? Se quest’anno l’idea di correre con un paio di corna infuriate che vi inseguono e centinaia di persone vestite di bianco che come voi tentano di evitare l’incornata, allora prendetevi le ferie dal 6 al 14 luglio e iniziate a prenotare un biglietto per la Spagna. Anzi, per la Navarra, regione della quale Pamplona è il capoluogo.
La città ormai è universalmente nota per la sua corsa dei tori, ma il merito va anche al vecchio Ernest Hemingway, che nel romanzo ‘Fiesta’ ha reso immortale la tauromachia e il fascino di Pamplona.
San Fermìn, come si dice in spagnolo, è una festa che ruota intorno alla figura degli ‘encierros’ (oltre che dei tori), cioè i corridori vestiti nel tipico costume bianco con fazzoletto rosso che per nove giorni saranno impegnati a far trottare le gambe.
L’inizio della festa è fissato per venerdì 6 luglio a mezzogiorno: a dare il segnale di avvio è il ‘chupinazo‘, ovvero il razzo che viene lanciato dal balcone del Municipio. La prima corsa vera e propria, però, il cosiddetto ‘encierro‘, è in programma per il giorno seguente, sabato 7 luglio, alle 8 del mattino: il percorso attraversa il centro storico di Pamplona, partendo dal cortile di Santo Domingo (dove vengono rinchiusi i tori) e terminando all’Arena.
E qui si vede chi ha fiato e gambe: la corsa dei tori di Pamplona, infatti, dura in realtà solo 3 minuti, il tempo di percorrere gli 825 metri che separano l’inizio dalla fine. Una scena che si ripete per tutti i giorni della festa, quindi fino al 14 luglio.
Per orientare i corridori e fargli capire quando è il caso di mettersi le gambe in spalla, a Pamplona si spara: ogni partecipante alla corsa deve sapere che il primo sparo indica l’apertura dei cancelli, il secondo la fuoriuscita di tutti tori, il terzo avvisa che i bovini infuriati stanno entrando nell’area e il quarto sparo determina la fine della corsa, quando tutti i tori sono ormai rinchiusi nel recinto e i corridori possono tirare un sospiro di sollievo.
Ma il momento clou arriva prima della corsa vera e propria: per fare in modo che tutto vada bene e che nessuno ci rimetta in salute, i partecipanti alla corsa si raccomandano al protagonista della festa, ovvero San Firmino, intonando per tre volte consecutive una litania davanti a un’immagine del santo in Cuesta de Santo Domingo.
A cornice della corsa, la festa di San Firmino ha tutta una serie di eventi, concerti, spettacoli, appuntamenti che si susseguono nel centro città: il 14 luglio poi, per terminare ufficialmente le celebrazioni, ci si ritrova a mezzanotte in Piazza del Municipio, per cantare alla luce di candela ‘Pobre de mi’, ovvero ‘Povero me’
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…