Festeggiare San Firmino 2011 a Pamplona nella celebre corsa dei tori: c’è qualcosa di più eccitante, pericoloso e adrenalinico? Qualcuno la ritiene una sciocchezza, qualcun altro invece si rifà alla tradizione, non mancano gli animalisti che pensano ai diritti dei tori, che in Spagna – c’è da dire – non se la passano benissimo. Fatto sta che Los Sanfermines, cioè le feste in onore del patrono della Navarra, San Firmino, in programma tradizionalmente dal 6 al 14 luglio, nonostante tutte le polemiche che ogni anno si porta dietro rimane un appuntamento molto sentito e affollato in Spagna, che richiama moltissimi turisti anche dall’estero.
Chi di voi ha letto ‘Fiesta’ di Ernest Hemingway sa più o meno cosa aspettarsi: si dà inizio alle celebrazioni con il lancio del razzo, il chupinazo, a mezzogiorno esatto del 6 luglio dal balcone del consiglio cittadino.
Per tutta la durata della festa di San Firmino a Pamplona, gli abitanti indossano gli abiti tradizionali bianchi e rossi: il clou della festa viene raggiunto con l’Encierro, ovvero la corsa dei tori tra le vie di Pamplona che richiama così tanti coraggiosi a sfidare le corna appuntite che li inseguono, con i risultati che ogni tanto si sentono ai telegiornali.
Il primo Encierro si tiene il 7 luglio alle 8 del mattino, quando si aprono i cancelli del cortile di Santo Domingo e la folla inizia a correre inseguita dai tori: il percorso passa attraverso il centro storico della città e si conclude nell’arena cittadina. In soli 3 minuti di corsa si percorrono circa 825 metri: l’encierro viene ripetuto tutti i giorni fino al 14 luglio. Durante la corsa ci sono degli spari che aiutano i corridori a capire cosa sta succedendo: il primo sparo indica l’apertura dei cancelli, il secondo l’uscita dei tori, il terzo avvisa dell’ingresso dei tori nell’arena e il quarto indica la fine dell’encierro.
