Andare al mare è costoso? Sì ma quanto di preciso? Questo il prezzo medio di una giornata di mare a Sabaudia secondo i dati Codacons.
Se non c’è modo di fare vacanze che durino più di 48 ore è chiaro che trovare una spiaggia che non costi una fortuna è ancora più importante. Il budget è ridotto, il tempo limitato ed è quindi assolutamente necessario far fruttare al massimo quello che si ha a disposizione. Il nuovo report di Codacons ci permette di avere una rassegna di alcuni prezzi. Tra questi quello che ti troverai a spendere andando al mare a Sabaudia, costa meridionale del Lazio.
Quanto costa andare in spiaggia a Sabaudia?
Come accennavamo, far quadrare i conti per una giornata di mare non è sempre facile. Con la crisi che galoppa e che quindi rende tutto più complicato occorre fare una serie di scelte anche per le vacanze. C’è chi è costretto, per esempio, alla scelta drastica di rinunciare del tutto e c’è chi invece adotta la politica della vacanza rapida. Se per esempio ti trovi nel Lazio, potresti raggiungere facilmente la costa della provincia di Latina.
Qui tra le località più gettonate c’è Sabaudia. Ma quanto costa una giornata per un ombrellone due lettini se si sceglie un fine settimana? I dati raccolti dal Codacons ci dicono che per un giorno di mare si possono arrivare a spendere anche 45 euro, mentre la spesa media generale in Italia per gli stessi servizi si attesta intorno ai 35 euro. Sabaudia non è però tra le località più costose che potrai incontrare. Nello stesso report, per esempio, si sottolinea come scendendo verso Gallipoli lo stesso servizio, un ombrellone e due lettini un sabato o una domenica, costa anche 90 euro mentre in Sardegna si possono arrivare a spendere 120 euro.
L’estate dei rincari, tutti gli altri numeri del Codacons
Accanto al report che ci permette così di avere uno spaccato di quanto puoi spendere andando al mare anche per un solo giorno, c’è un altro report pubblicato alla fine del mese di giugno sempre da Codacons e che fa una triste ma puntuale panoramica di tutti i rincari che gli italiani in vacanza hanno sperimentato, stanno sperimentando e continueranno a sperimentare fino alla fine della stagione estiva.
Ci sono per esempio i rincari legati alle tariffe del Telepass così come quelli dei biglietti aerei e dei treni e poi ovviamente anche tutte le strutture ricettive per i quali gli aumenti raggiungono anche il 25% rispetto all’anno scorso. In parte i prezzi in salita, prosegue il report del Codacons, sono dovuti ad una pratica sempre più diffusa tra le strutture ricettive che modifica il prezzo quasi in tempo reale in base alle richieste degli utenti: nei periodi in cui si registra il picco le tariffe vengono ritoccate automaticamente, esattamente come succede con gli aerei. È chiaro che alcuni dei numeri riguardano scelte che sono appannaggio di pochissimi ma i rincari colpiscono tutti.
