Roma, qual è il vero centro della Capitale? La risposta

Il centro storico di Roma è patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1980, grazie alla sua storia e ai suoi molteplici monumenti.

Via del Tritone
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Il centro della Capitale ricopre un territorio piuttosto vasto. Ha una superficie di ben 14.308 chilometri quadrati. Chi si reca a visitare Roma, in genere, si concentra sulle zone più conosciute e turistiche, da piazza Venezia, al Palatino o al Campidoglio.

Secondo alcuni, però, esiste un’altra zona che, nel periodo dell’Impero Romano, era il punto nevralgico della città. Si tratta di Largo Tritone, oggi uno dei luoghi più vivi della Capitale. La via prende il nome dalla fontana omonima.

E dall’edificio storico, il palazzo del Tritone che si trova all’angolo con via del Boschetto. Terminato nel 1910 è un perfetto esempio di stile Liberty. Ha la caratteristica di avere la seconda facciata che si affaccia su via degli Avignonesi più bassa di quella che si affaccia su via del Tritone.

E’ una via ricca di vita grazie anche ai suoi tantissimi negozi. Un tempo zona di giardini e vigne, nel corso dell’800 subì tantissime variazioni. Prima di essere chiamato Largo del Tritone era conosciuto con un altro nome.

Un centro pieno di vita ancora oggi

Alla fine del ‘500 era via della Madonna di Costantinopoli, dalla chiesa che ancora oggi esiste che è quella di Santa Maria Odigitria. La chiesa porta questo nome perché al suo interno c’è un’ effige della Madonna con il bambino.

Largo del Tritone appare per la prima volta nel 1824 in una pianta di Pietro Ruga. Con il piano regolatore del 1873 la via venne allargata incorporando la parte bassa della zona. Una strada così trafficata che negli anni ’30 del ‘900 venne installato il primo semaforo automatico.

Punto d’incontro per moltissime persone che si fermavano a leggere le pagine esposte del Messaggero sotto il palazzo. Ed è sempre qui che comparve per la prima volta negli anni ’50 del ‘900 la prima televisione.

Foto storica
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Uno schermo che inquadrava, in realtà, soltanto il marciapiede, ma c’era chi si divertiva a correre nel tentativo di vedersi in quel piccolo schermo. Nel periodo della grande guerra, quando suonava l’allarme, le persone si riunivano proprio sotto via del Tritone.

Un rifugio antiaereo pubblico

All’altezza dell’incrocio tra i Due Macelli e via del Traforo, in un luogo sotterraneo, 75 anni fa venne costruito un rifugio pubblico antiaereo. Alcuni documenti venuti alla luce da non moltissimi anni ne hanno rivelato la sua presenza.

A causa dei costi troppo elevati venne costruito con una duplice finalità, una civile e una di protezione. Ad una profondità di 5 metri costruirono alcuni locali adibiti a botteghe e servizi pubblici in genere. Dall’incasso dell’affitto  l’amministrazione riuscì a fare fronte alle spese per la costruzione del rifugio antiaereo.

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