Rivelata una galassia vicinissima a noi: la scoperta che potrebbe rivoluzionare tutto

Scoperta una nuova galassia che potrebbe essere la più lontana mai individuata. La sua luce potrebbe raccontarci molto sull’origine dell’Universo.

rivelata galassia vicino a noi
Rivelata una galassia vicinissima a noi – viaggi.nanopress.it

La scorsa estate sulla rivista scientifica Psychal review letters è spuntata fuori una notizia davvero incredibile che ha lasciato tutti a bocca aperta. Un articolo divulgava la nuova scoperta del James Webb Space Telescope (JWST) della NASA.

Il telescopio, infatti, aveva individuato un oggetto celeste che non era mai stato osservato prima, così lontano da costituire un record (seppur per poco tempo viste le sue continue rivelazioni). Gli astronomi gli hanno dato il nome di CEERS-93316.

La probabile nuova galassia scoperta dal James Webb Space Telescope

La nuova possibile galassia CEERS-93316 si trova all’interno della Costellazione di Boote, una costellazione visibile nell’emisfero boreale che nel periodo primaverile lascia ammirare la sua stella più bella e luminosa.

Parliamo di Arturo, una gigante arancione che è possibile individuare prendendo come punto di riferimento il Grande Carro. Arturo si trova proprio nelle vicinanze del suo manico.

Ma torniamo alla scoperta.

Scoperta una nuova galassia
Scoperta una nuova galassia – viaggi.nanopress.it

Il telescopio della NASA potrebbe aver rintracciato l’oggetto celeste più distante a noi conosciuto. Potrebbe, perché c’è ancora bisogno di osservazioni e approfondimenti per confermare quella che sembrerebbe essere una scoperta sensazionale.

Il James Webb Space Telescope ha osservato la nuova galassia grazie a una particolare strumentazione di cui è dotato, chiamata NIRCam. Questo strumento agli infrarossi consente di osservare galassie lontanissime.

In più, lo specchio del James Webb è talmente grande con i suoi 6,5 metri di diametro da riuscire a cogliere la luce anche degli oggetti più deboli e quindi più distanti.

Nel caso di CEERS-93316, la sua luce può fornirci delle informazioni importantissime che grazie alle interpretazioni degli astronomi possono raccontarci qualcosa in più sull’origine dell’Universo.

Cosa sappiamo di CEERS-93316

Dagli studi è emerso che CEERS-93316 si trova così lontano che la sua luce è partita solo 235 milioni di anni dopo l’avvento del Big Bang.

nuova galassia
nuova galassia – viaggi.nanopress.it

Il tutto appare ancora più straordinario se si considera il fatto che l’Universo ha circa 13,8 miliardi di anni e che quindi la luce che il telescopio è riuscito a catturare ha viaggiato per circa 13,55 miliardi di anni, ovvero per il 98,3% dell’età dell’Universo (come afferma Geopop).

Inoltre dagli studi è emerso anche che questa nuova galassia potrebbe essere una delle prime a nascere: infatti le sue stelle sono state prodotte a partire dai 120-220 milioni di anni dopo il Big Bang.

L’importanza di conoscere galassie lontane

Oltre alla scoperta di CEERS-93316, il telescopio Webb ha scovato altre galassie lontanissime come HD1 (scoperta da un astrofisico italiano, Fabio Capucci) la cui luce è partita 330 milioni di anni dopo il Big Bang e GLASS-z13 con una luce partita 300 milioni di anni dopo la Grande Esplosione dalla quale è nato tutto.

Individuare e osservare galassie sempre più remote è l’obiettivo primario del telescopio James Webb. Conoscerle sempre di più e sempre meglio, infatti, potrebbe aiutarci a capire come e quando si sono formate le prime stelle e con quali dinamiche, e a ricostruire la storia dell’evoluzione dell’Universo.

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