Un vecchio sarcofago egizio ha letteralmente sconvolto gli scienziati. Ciò che hanno ritrovato al suo interno è qualcosa di unico e inusuale al quale ancora non è stata trovata spiegazione. Ecco di cosa si tratta.
É il 1826. Un uomo di nome Jan Wezyk-Rudzki dona all’Università di Varsavia qualcosa di davvero insolito e inusuale. Il dono consiste in una mummia e un sarcofago intatti che, a dire del suo proprietario, risalirebbero al tempo dell’antica Tebe.
Nel 1920 gli studi degli esperti svelano l’identità della mummia: Hor-Djehuty, uno scriba e sacerdote, come recita un’iscrizione incisa.
Oggi però nuove ricerche hanno completamente cambiato la narrazione della storia e la mummia sembrerebbe avere una nuova identità.
La storia del vecchio sarcofago egizio che conteneva una donna incinta
Un team di ricercatori della Polish Academy of Sciences del Warsaw Mummy Project, sotto la guida dell’archeologo Wojciech Ejsmond, ha portato avanti dei nuovi studi sulla mummia dell’antico sacerdote Hor-Djehuty custodita al Museo Nazionale di Varsavia.
I risultati delle ricerche, condotte nel 2006, sono stati pubblicati solo di recenti su Journal of Archaeological Science e sono a dir poco incredibili.
Quello che gli esperti avevano da sempre creduto un sacerdote sembra essere invece una donna con in grembo il bambino che aspettava di dare alla luce.
I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver esaminato ogni singola parte della mummia. Si sono infatti accorti che le ossa del corpo mummificato erano fin troppo delicate per appartenere a un uomo.
Inoltre, anche se non vi era traccia degli organi riproduttivi maschili, vi erano però segni della presenza del seno. Poi la prova schiacciante: un feto all’interno del grembo. A questo punto gli esperti non hanno avuto più dubbi: la mummia in questione non poteva in alcun modo essere quella di un uomo e di un sacerdote.
Il ritrovamento del feto e l’osservazione di un piccolo piede e poi di una manina hanno lasciato a bocca aperta i ricercatori, come ha dichiarato a stessa Marzena Ozarek-Szilke, antropologa e coautrice dello studio.
The Mysterious Lady e la sua misteriosa vicenda
La mummia incinta sarebbe la prima del suo genere. Non esiste infatti un altro ritrovamento simile prima di questo. La domanda che adesso si pongono gli esperti è perché il feto non sia stato rimosso dal grembo materno una volta arrivato il momento della mummificazione del corpo.
Ad oggi non sappiamo ancora nulla sull’identità di questa donna, sulle motivazioni che hanno spinto gli egizi a mummificarla con cura e ad affiancarla a una ricca collezione di amuleti.
La vicenda della Mysterious Lady, come è stata ribattezzata dagli scienziati, potrebbe aver avuto inizio nel XIX secolo.
Secondo alcune ricostruzioni, qualcuno avrebbe per sbaglio deposto la mummia in un sarcofago che non era di sua proprietà, forse per farla apparire come qualcosa con più valore.
A dimostrazione di questa ipotesi, in effetti, ci sono i segni di danneggiamento riportati nelle bende della mummia la quale in passato è stata manomessa da saccheggiatori alla ricerca di preziosi amuleti.
Chi era la donna e perché è morta?
Anche se non sappiamo chi fosse la donna, dalle ricerche è emerso che la sua morte sia avvenuto circa duemila anni fa all’età di 20-30 anni.
La donna aveva capelli lunghi e probabilmente apparteneva a un alto rango, vista la cura della sua mummificazione.
Il bambino che portava in grembo, invece, si sarebbe trovato circa alla sua trentesima settimana, ovvero al settimo mese, e sarebbe quindi stato sul punto di completare del tutto il suo sviluppo. Non è stato possibile stabilire il sesso del bambino anche a causa della presenza di Natron.
Questa sostanza naturale aveva il compito di asciugare i liquidi corporei. Le reazioni chimiche scatenate dal passaggio da un ambiente alcalino a uno acido ha causato la mineralizzazione delle ossa del feto.
Anche sulla causa della morte della donna non abbiamo notizie certe. Tuttavia gli esperti credono sia connessa con la gravidanza. In quell’epoca infatti non era insolito morire durante la gravidanza o durante il parto.